23/02/2017

A Veronafiere Del Basso De Caro sottolinea il ruolo strategico dei settori in mostra

"Le tre manifestazioni inaugurate a Veronafiere rappresentano settori fondamentali per lo sviluppo del Paese che può tornare a correre anche sbloccando i lavori pubblici». Così il sottosegretario di Stato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, all’inaugurazione della 30ª edizione di Samoter, salone internazionale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, che ha aperto ieri a Verona insieme ad Asphaltica e, per la prima volta a Transpotec Logitec organizzata da Fiera Milano. "In particolare – ha proseguito il sottosegretario – il tema delle opere pubbliche è strategico per il settore delle costruzioni che in chiave di ripresa potrebbe valere ben 3 punti di Pil, cioè circa 25 miliardi di euro". Tecnologia, edilizia e infrastrutture, ma anche sicurezza, viabilità e trasporti sono le filiere delle tre rassegne in corso fino a sabato 25 febbraio alla Fiera di Verona, rappresentate da 780 espositori (di cui 450 di Samoter e Asphaltica) da 25 nazioni e un programma di incoming di buyer stranieri da 30 paesi target. Il mercato delle macchine per costruzioni sta uscendo da una crisi profonda: nonostante una crescita dell’80% nell’ultimo triennio, le immatricolazioni italiane rappresentano oggi appena un terzo delle unità vendute nel periodo pre-crisi (2007).
 

Numeri critici per il mercato interno, bene invece l'export 
"Per questo è sempre più importante guardare ai mercati esteri – ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –.  A Samoter, grazie anche alla collaborazione Veronafiere-Ice, sono 110 i buyer esteri provenienti sia dai mercati di sbocco tradizionali sia da quelli in crescita repentina, come i principali Paesi africani, Iran, Israele, Arabia Saudita, Est Europa e India. Siamo convinti che sul mercato italiano possa e debba insistere una svolta, perché questo comparto rappresenta la cartina di tornasole dell’ammodernamento strutturale del Paese.  A oggi però registriamo numeri tre volte inferiori a Germania e Regno Unito e immatricoliamo meno della metà rispetto alla Francia. Diverso il discorso delle esportazioni made in Italy, che diventano sempre più strategiche per un settore che vende all’estero circa 7 macchine su 10". Infatti, secondo l’Osservatorio Samoter/Prometeia il mercato mondiale delle macchine movimento terra è cresciuto nel 2016 del 6,9% nel 2016 (+38% nell’ultimo trimestre), con incrementi importanti in Nord America – che resta il primo mercato mondiale – a + 14,9%, India (+34,2%), Cina (+22%), ed Europa Occidentale, a +12,2%.
 

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