19/09/2016

Italia 6° fornitore e cliente della Federazione Russa

Il volume degli scambi commerciali tra Italia e Federazione Russa, risentendo della crisi economico-finanziaria e delle sanzioni imposte dalla Ue, continua a diminuire, mantenendo quindi la tendenza negativa già registrata nel 2014 e nel 2015. Secondo i dati dell'Istituto di statistica russo Rosstat infatti, a giugno 2016 si registra una riduzione del -45,9% dell’interscambio, che vede l’Italia attestarsi in sesta posizione sia come fornitore che come cliente. Concentrando l’attenzione sulle importazioni della Federazione Russa, sono in calo rispetto allo stesso periodo del 2015 (-6,4%). L’Italia sesto paese fornitore mantiene tuttavia la posizione rispetto al mese precedente. 


I settori del made in Italy che non tengono e quelli in ripresa
La “meccanica" rimane il settore di punta delle esportazioni italiane pur facendo segnare un -22,5% che, assieme al -21,6% dell’arredamento/ edilizia, rappresenta uno dei due macrocomparti con segno negativo. Da rilevare in controtendenza come, nonostante le sanzioni, si registri un aumento delle importazioni russe dall'Italia nel settore "agroalimentare e bevande" del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, portando l’Italia dalla 14° alla 7° posizione, dei "metalli comuni" (2,2%), "semilavorati" (3,5%), "moda e accessori" (13,3%), "chimica e farmaceutica" (15,5%). L'incremento nel settore "mezzi di trasporto" raggiunge il 48,1%, portando l'Italia dalla 16° alla 14° posizione come Paese fornitore. 


Dimezzato il valore dell'interscambio 
L’interscambio Fedrazione Russa/Italia, pari a 8,2 miliardi di euro, è in flessione del 45,9%. Ad esso contribuiscono minori importazioni dall’Italia (-6,4%, 3,1 miliardi di euro), ma soprattutto minore export russo verso il nostro Paese (-56,9%, 5,1 miliardi di euro). Ragione della notevole diminuzione la struttura economica russa, fortemente dipendente dalle materie prime e debole sul versante industriale, e l’offerta italiana, soprattutto per dimensione delle imprese e per capacità di investimento. Sull’andamento dell’interscambio ha fortemente influito, in particolar modo negli ultimi 31 mesi, sia un effetto di economia “reale" sia un effetto “valutario". La sfavorevole congiuntura economica internazionale ha finito col determinare una contrazione dell’interscambio della Russia con il resto del mondo, non attenuata dalla stabilizzazione del rublo dopo un periodo di forte volatilità.

File allegati