22/11/2017

Migliora il clima di fiducia dell’industria alimentare, trainato dalle buone performance dell'export

È una tendenza in miglioramento quella che emerge dal nuovo rapporto AgrOsserva relativo al terzo trimestre 2017, pubblicato dall’Ismea (www.ismea.it). Un segnale colto anche dagli operatori del settore: nel terzo trimestre l’indice Ismea di clima di fiducia dell’industria alimentare aumenta sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso dell’anno precedente e anche lo stesso accade per l’indice di clima di fiducia delle aziende agricole in miglioramento sia rispetto al trimestre precedente che allo stesso periodo del 2016. 


Export agroalimentare su complessivamente del 6,5%
Nei primi otto mesi del 2017 le esportazioni nazionali di prodotti agroalimentari hanno complessivamente superato i 26 miliardi di euro, in aumento del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. La variazione è frutto di +7,2% delle esportazioni dell’industria alimentare (82% dell’export agroalimentare) e di +3,4% dell’agricoltura. Le importazioni agroalimentari, nello stesso periodo, sono aumentate del 5,5%. Queste dinamiche hanno determinato quasi 3,4 miliardi di euro di deficit. Le esportazioni sono aumentate per quasi tutti i principali comparti, a eccezione degli oli e grassi (-2,3%), delle foraggere (-3,7%) e degli ortaggi freschi e trasformati i cui flussi sono allo stesso livello dello stesso periodo del 2016. 


L'export crescere maggiormente nei Paesi extra-Ue
La crescita è stata più rilevante per i flussi diretti ai Paesi terzi (+9,8%) rispetto alla Ue (+4,8%), che comunque rappresenta il 65% del valore complessivo. Tra i Paesi membri gli aumenti maggiori della media sono a carico di Spagna (+11,1%) e Francia (+6,8%) mentre tra quelli extra-Ue gli aumenti sono registrati in Giappone (+36,7%), anche grazie all'accordo di partenariato economico di inizio luglio, USA (+6,7%) e Australia (+6,5%). Si segnala inoltre la ripresa dell’economia della Russia, che ha dato impulso anche alle esportazioni agroalimentari italiane dirette verso Mosca, aumentate del 34% nei primi otto mesi del 2017, malgrado il permanere dell’embargo su ortofrutta fresca, carni e formaggi.


La domanda interna, dopo anni di stagnazione, è tornata a salire
Il comparto fa registrare un +1,3% per quel che concerne la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Il 2017 è stato segnato tuttavia da anomalie meteorologiche, che hanno influito negativamente sulla produzione di valore del settore primario, quello più esposto: secondo le ultime informazioni disponibili, il terzo trimestre dovrebbe comunque vedere un’attenuazione del calo fatto registrare nel secondo trimestre dal valore aggiunto agricolo (-2,5%). 


In aumento il numero di imprese agricole condotte da giovani
A fronte della stabilità del numero d’imprese agricole, prosegue l’espansione di quelle giovanili che, a settembre 2017, sono aumentate del 5,8% su base annua e hanno sfiorato le 53,5 mila unità (7% del totale delle imprese del settore primario). Anche per quanto riguarda l’occupazione nel settore agricolo, secondo i dati disponibili, relativi al secondo trimestre, si evidenzia una crescita del 2,2% in confronto allo stesso trimestre dell’anno scorso. A livello industriale, cresce la produzione del 2,6% su base annua nei primi nove mesi, continuano ad aumentare le imprese (+0,5% la variazione annua in ognuno dei tre trimestri) e aumenta il credito erogato al settore (+2,1% su base annua), portando lo stock di giugno 2017 a 32,4 miliardi di euro, in un contesto generale di flessione del credito alle imprese. 

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