03/02/2019

MODA ITALIANA, FATTURATO OLTRE I 95 MILIARDI

I dati di pre-consuntivo resi noti di recente da Confindustria Moda e relativi all'anno 2018 mostrano una crescita di tutti i principali indicatori economici per quanto riguarda il comparto della moda made in Italy. Il fatturato delle aziende rappresentate da Confindustria Moda ha toccato quota 95,7 miliardi di euro, un +0,9% rispetto ai 94,8 miliardi di euro del consuntivo 2017. 


L'export del settore ha raggiunto i 63,4 miliardi di euro, registrato un aumento del +2,6% rispetto ai 61,8 miliardi di euro del 2017. Cresce anche l'import, a quota 35,1 miliardi di euro nel 2018 (+3,1% rispetto al 2017). Prosegue anche il miglioramento del saldo della bilancia commerciale, in positivo per 28,3 miliardi di euro, su di oltre 590 milioni di euro rispetto al 2017 (+2,1%). 


Quanto alla ripartizione geografica dell'export nel corso dei primi dieci mesi del 2018, in ambito Ue - che registra globalmente una sostanziale stabilità (+0,4%) - si confermano leader per le nostre esportazioni Francia (+2,4%), Germania (+0,9%), Regno Unito (+6,5%) e Spagna (-1,9%). 


Più dinamici i flussi diretti fuori dalla Ue, saliti globalmente del +4,3%. Tra i mercati extra-UE la Svizzera è in crescita del +14,2%, divenuta per molti prodotti la principale piattaforma logistica per la successiva riesportazione in altri mercati. Le vendite verso gli States, terzo mercato per valore assoluto dell'export di settore, rappresentano l'8,6% del totale, con una crescita del +1,3%. In Estremo Oriente Hong Kong flette del -3,5%, mentre le esportazioni dirette in Cina si mantengono molto vivaci, ottenendo un +13,6%. In crescita anche Sud Corea (+11,3%) e Giappone. Quanto alla Russia, dopo il trend positivo del 2017 (con un +12,4%), nei primi 10 mesi 2018 si è avuta una flessione del -3,2%

"I dati preconsuntivi del 2018 mostrano un settore ancora in crescita, ma in rallentamento percentuale - ha detto Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda - Restiamo uno dei settori più importanti per la bilancia commerciale italiana e uno dei fiori all'occhiello della capacità di coniugare industria e artigianalità nel mondo. E' merito di una filiera integrata, a monte e a valle, che rappresenta un unicuum a livello globale".
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