22/07/2016

Al via i test per il tunnel di base della Torino-Lione

La fresa Federica inizia il suo cammino verso l’Italia: a dare il via allo scavo della galleria geognostica di 9 chilometri, nell’asse e del diametro del futuro tunnel di base della Torino-Lione, è stato il primo ministro francese, Manuel Valls. Erano presenti il coordinatore europeo Jan Laurens Brinkhorst, il presidente e il direttore generale di TELT Tunnel Euralpin Lyon Turin, Hubert Du Mesnil e Mario Virano, il presidente della Commissione intergovernativa (CIG) italo - francese, Louis Besson e il copresidente Paolo Foietta, autorità dei due Paesi e amministratori della Maurienne e della Valsusa. L’avvio di Federica segna una tappa fondamentale nella storia dell’opera: per la prima volta due frese scavano in contemporanea l’una verso l’altra, in Francia e in Italia, dove Gea procede nel cunicolo esplorativo di Chiomonte (5500 metri su 7500). Sulle note dell’Inno alla Gioia, eseguito dalla violinista Marie-Édith Renaud dell’Orchestra Pays de Savoie nella camera di montaggio, una “cattedrale" alta come un palazzo di otto piani e lunga come un campo da calcio scavata nel massiccio dell’Houiller, Valls ha acceso i riflettori sulla fresa, 2400 tonnellate e una potenza pari a otto motori di Formula 1, il cui compito è di realizzare il tunnel esplorativo. Un’opera conoscitiva, innanzi tutto, con la finalità di testare la geologia della montagna in un’area particolarmente delicata delle Alpi, con la roccia che tende a richiudersi. La galleria, un cantiere in cui hanno già trovato occupazione 443 lavoratori, in gran parte maestranze locali, sarà un test importante per mettere a punto lo scavo del tunnel di base del Moncenisio da 57,5 chilometri, a partire dal 2018. Il cantiere di Saint-Martin-La-Porte si aggiunge ad altri 9 chilometri di discenderie, gallerie di servizio e di accesso al tunnel già realizzati in territorio francese. 
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