03/01/2019

ANITA, incredibili le ordinanze di blocco dei TIR per neve

Come avvenuto anche in passato, alle prime avvisaglie di precipitazioni nevose, diverse prefetture delle aree coinvolte - secondo i bollettini meteo diramati dal dipartimento della protezione civile - hanno emanato prontamente ordinanze di blocco della circolazione dei mezzi pesanti sulle strade di competenza, siano esse statali o provinciali fino a includere gli stessi caselli autostradali, il tutto in assenza di precipitazioni nevose. 


Il solito copione
“Quest’anno ci saremmo aspettati esiti diversi in tema di circolazione dei mezzi pesanti con precipitazioni nevose in corso, invece dobbiamo purtroppo constatare nuovamente come il principio di precauzione sia stato utilizzato per non doversi assumere qualsiasi responsabilità stabilendo semplicemente il blocco della circolazione, con tempistiche addirittura anticipate rispetto all’evento, invece di ricercare le soluzioni adatte per garantire una sicura e libera circolazione sulle strade ed autostrade - dichiara il Presidente di ANITA, Thomas Baumgartner - Dopo il capillare lavoro svolto sul territorio nei mesi scorsi da parte della Polizia stradale con il coinvolgimento dei COV (comitati operativi viabilità), non potevamo immaginare che fossero emanate ordinanze di blocco da parte di alcuni prefetture dell’Abruzzo e del Molise a prescindere dagli eventi nevosi che vengono definiti lievi". 


Blocco estrema ratio
ANITA ritiene che il sistema produttivo non può permettersi incomprensibili blocchi della circolazione dei mezzi pesanti che deve essere considerato come extrema ratio, ma è necessario che nella fase precedente siano stati attuati tutti gli sforzi da parte degli enti e delle concessionarie autostradali per consentire la libera circolazione delle merci anche in condizioni atmosferiche nevose e certamente non quantificabili come critiche. “La gestione dell’emergenza neve è indubbiamente una questione complessa e su questo conveniamo, ma il sistema produttivo italiano non può continuare a subire provvedimenti intempestivi sulla base di previsioni che a volte non si verificano e che bloccano il sistema distributivo del Paese. Come mai nei Paesi nordici dell’Europa simili blocchi alla circolazione non esistono?, conclude Baumgartner.
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