17/01/2018

Autostrade del mare strategiche per l'Italia

Interventi importanti al convegno “Le Autostrade del Mare per connettere l’Italia: il nuovo marebonus per una logistica sostenibile" tenutosi ieri al porto di Civitavecchia presso il molo Vespucci. Tra i presenti Ennio Cascetta, amministratore unico di Ram Logistica, Infrastrutture e Trasporti; Michele Civita assessore Politiche del territorio e Mobilità della Regione Lazio; Thomas Baumgartner, Presidente FERCAM; Matteo Catani, amministratore delegato GNV; Francesco Maria di Majo, presidente Autorità di sistema portuale del mar Tirreno Centro Settentrionale; Massimo Ferro, direttore corporate strategy Nestlè; Emanuele Grimaldi, vice presidente International Chamber of Shipping; Giancarlo Laguzzi, presidente FerCargo; Peter Weiss, vice presidente supply chain Europe FCA Group.


Strategicità delle Autostrade del mare per la green economy
Le Autostrade del Mare, come snodo intermodale d’eccellenza per la connessione con il bacino del Mediterraneo, non solo a servizio dell’Italia, ma di tutta l’Europa, rientrano nel piano strategico “Connettere l’Italia" voluto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di nuove infrastrutture che siano innanzitutto utili e condivise. “Il convegno di oggi - ha detto Delrio – è l’occasione per ribadire il ruolo dell’Italia di molo del Mediterraneo. Le Autostrade del Mare rappresentano una grande risorsa e una strategia necessaria per garantire una crescita sostenibile non solo dell’Italia ma anche dell’Europa". 


Marebonus, incentivo solo ai Paesi che fanno sul serio in tema di sostenibilità
"Al riguardo – ha aggiunto il ministro - si è aperta una nuova fase di negoziazione a livello europeo per garantire il riconoscimento degli incentivi solo a quei Paesi che contribuiscono a una reale diminuzione dell’inquinamento e della congestione sulle strade. Grazie alle Autostrade del Mare sono state risparmiate 680mila tonnellate di Co2 equivalente alle emissione annue di una città di 1 milione di abitanti". 


Una flotta nazionale di tutto rispetto e con buone prospettive 
Delrio ha anche ricordato che le autostrade del mare sono una sfida essenziale per il rilancio del Paese. "Oggi l’Italia è prima al mondo per principali flotte di navi ferry e ro-ro pax, con oltre 250 unità per più di 5 milioni di tonnellate di stazza. Seconda in Europa per traffico merci ro-ro con crescita del 20,7% 2014-2017. Mentre sul fronte del trasporto passeggeri, il mercato italiano è primo tra i paesi UE con 24,8 milioni di passeggeri (esclusi crocieristi) su tratte internazionali (13% del totale), di cui quasi 1,3 milioni su relazioni extra-UE". Un trend positivo che secondo il ministro dovrebbe continuare anche nei prossimi 10 anni grazie all’’insieme degli incentivi e degli investimenti per la logistica intermodale pari ad oltre 450 milioni di euro tra marebonus, ferrobonus, incentivi per terminalisti, sconto pedaggio, con particolare attenzione allo sviluppo della logistica dell’ultimo miglio. 



Il settore delle Autostrade del mare sta trainando la crescita dei traffici portuali 
Il segmento risulta quello con i maggiori tassi di crescita degli ultimi anni, tanto da aver già superato i target fissati per il 2020 nel piano strategico nazionale della portualità. “L’obiettivo ultimo - ha continuato Delrio - è rendere il trasporto merci completamente sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, laddove il costo sanitario per mancato trasferimento dei trasporti di gomma a ferro vale 600 milioni l'anno. Siamo in un momento di forte ripresa mondiale, ma questo non significa benessere per tutti. Noi con gli incentivi del marebonus e ferrobonus abbiamo scelto una crescita sostenibile ed inclusiva". 


I buoni propositi prossimi venturi
Per il ministro c’è bisogno che ci sia un coordinamento tra tutti gli interventi per una crescita delle autostrade del mare in tutte le forme sostenibili. A tal fine sono stati messi in campo investimenti pari a 20 miliardi per superare valichi alpini e portare il trasporto ferroviario merci all’altezza di un grande Paese. Il 90% del traffico merci con la Francia avviene su gomma. “Per continuare a sviluppare un settore essenziale per aprire alle aziende italiane ai mercati internazionali, si deve continuare a investire nelle strade intelligenti, migliorare la digitalizzazione dei porti e semplificazione delle procedure burocratiche. Tutto questo per rendere la logistica parte integrante del prodotto manifatturiero". 


Uno scatto di reni per le nostre dogane
L’amministratore Unico di Ram, Logistica Infrastrutture e Trasporti, Ennio Cascetta, ha ricordato che grazie alle semplificazioni e alla digitalizzazione, l’Italia è passata dal 56esimo al primo posto nel mondo per tempi e costi delle dogane. E ha aggiunto: "Nel periodo 2014-2017 il traffico merci su mare è aumentato del 7,1%. Questo vuol dire che sono stati spostati sulle autostrade del mare circa un 1,5 di veicoli km pari all’8% del traffico".​
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