20/07/2018

Bellettieri e intergroup rilanciano Civitavecchia

Interminal, impresa portuale di intergroup (noto player logistico-portuale laziale, fondato da Nicola Di Sarno nel 1986, attivo in tutta Italia e con branch a Londra), ha costituito insieme alla storica agenzia marittima ed impresa portuale Ant. Bellettieri & C. (dal 1883 opera nel porto di Civitavecchia) il consorzio TMC “Terminal Multipurpose Civitavecchia", con lo scopo di completare l’infrastrutturazione e sviluppare traffici sulla banchina n. 26 dello scalo laziale. 


Prevista la realizzazione di silos di stoccaggio per merci solide e rinfuse
TMC, di cui sono rispettivamente presidente Riccardo Sciolti e vicepresidente Massimo Soppelsa, ha già presentato all’AdSP del Mare Tirreno Centrosettentrionale istanza per la concessione ex-art.18 L.84/94 al fine di gestire un compendio banchine di circa 500 ml con 15 metri di pescaggio, e di aree per circa 50.000 mq, compresa l’area in corso di completamento ed originariamente destinata a ospitare la delocalizzazione del precedente Terminal Granaglie (mai realizzata). Attività quest’ultima che TMC, per colmare la perdita del traffico e il gap industriale creatosi sul porto, intende riprendere e rilanciare, avendo previsto investimenti per parecchie decine di milioni di euro con cui realizzare magazzini e silos di stoccaggio per rinfuse e merci solide, assistiti da impianti tecnologicamente avanzati di movimentazione a circuito chiuso, lavorazioni, packaging e caricamento. Il tutto coerente con la destinazione che il piano regolatore già dal 2004 aveva previsto per l’area in oggetto. 


Civitavecchia avrà un terminal multipurpose di nuova generazione
TMC ha inoltre previsto ingenti investimenti in infrastrutture e attrezzature di banchina, necessarie a realizzare un vero e proprio terminal multipurpose di nuova generazione in grado di competere a livello di rese e performance con i maggiori porti europei, dotando il porto di Civitavecchia di quell’anello portuale-logistico-intermodale mancante in grado di garantire in via continuativa servizi integrati ed evoluti destinati allo sviluppo dello scalo laziale. Il terminal occuperà a regime, oltre al personale già impiegato dai due consorziati nelle rispettive attività storiche, decine di nuovi addetti fra personale diretto e ricorso all’art.17, anche per mansioni specialistiche. 


La parola ai protagonisti
“Sono convinto che un terminal multipurpose finalmente collocato esattamente laddove l’Autorità ne aveva previsto da anni la realizzazione costituisca uno strumento importante per lo sviluppo dei traffici ad alto valore aggiunto e occupazionale del porto di Civitavecchia", afferma Riccardo Sciolti, direttore generale di intergroup. “Questa iniziativa è il logico sbocco di un’attività che ha visto la Bellettieri, fortemente legata alla tradizione di questo scalo, da 130 anni impegnata nei servizi di agenzia, spedizioniere e impresa in tutti o quasi tutti i settori di attività presenti sullo scalo dal 1883, simbolo indelebile di tradizione ed innovazione", aggiunge Massimo Soppelsa, presidente di Ant. Bellettieri & C. Enrico Luciani, presidente della Compagnia portuale, recentemente rinnovato a capo dei 500 portuali dello scalo romano, ha osservato “si tratta di una significativa inversione di tendenza, dopo un lungo periodo buio di stasi, disagi, chiusure e perdita di giornate di lavoro; il rilancio parte simbolicamente dagli stessi operatori che progettano, innovano e investono in proprio senza assistenzialismo decine di milioni di euro, rappresentando inoltre una sana logistica locale, in sintonia con chi vuole la parte “terminalista" separata dalle proprietà armatoriali. Questo crea inoltre uno spartiacque tra chi crede e combatte per il nostro porto e chi erroneamente pensa di poter sopravvivere nel terzo millennio su rendite di posizione". 


Le recenti iniziative strategiche di intergroup
intergroup con questa iniziativa conferma il piano di sviluppo e consolidamento della propria rete logistico-portuale nazionale, estesa recentemente anche ai porti della Sardegna attraverso l’acquisizione dei marchi Global Renewables rafforzando così la propria leadership nel settore delle biomasse legnose; mentre come TMT (Taranto Multipurpose Terminal) in partnership con un affermato operatore locale, è in lizza – come vari altri operatori - per l’assegnazione di un’area comprendente piazzali e banchine nell’ambito del molo polisettoriale di Taranto. Qui però la partita è diventata più intricata: con la discesa in campo dei turchi della Yilport Holding, la questione sarà certamente destinata a finire sul tavolo del ministro.
Share :