19/06/2017

Delrio punta a rilanciare il porto di Gioia Tauro

“Esprimo grande soddisfazione per la conclusione positiva della vertenza sul porto di Gioia Tauro, per la sua crescita e l’occupazione" sono le parole con cui il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio ha commentato la sigla dell’intesa quadro per il rilancio del porto di Gioia Tauro, avvenuta di recente al ministero di Porta Pia a Roma. Spiegando i contenuti dell’intesa, e in particolare sul fronte porto, Delrio afferma: 


Non solo transhipment e preso il gateway ferroviario
Il porto è oggetto di un ambizioso e indifferibile progetto di riconversione industriale, funzionale e produttiva, messo in campo dal Governo per offrire una risposta strutturale alla crisi globale del settore trasbordo. Oltre alle tradizionali attività di transhipment, infatti, vanno sviluppati settori nuovi e a tale obiettivo si sta lavorando attraverso la realizzazione del gateway ferroviario, l’istituzione della ZES, il progetto del bacino di carenaggio. Si sono conclusi interventi di dragaggio attesi da anni, e che fanno oggi di Gioia Tauro l’unico scalo del Mediterraneo in grado di ospitare fino a 4 navi madri. Si sta lavorando per accelerare le operazioni di controllo sulla merce, grazie alla partnership con l’Agenzia delle Dogane che ha previsto l’istituzione di una vera e propria task force dedicata, e si stanno sostenendo iniziative di diversificazione dei traffici. Sono complessivamente in corso investimenti per 150 milioni di euro, così come previsto nell’APQ firmato a Palazzo Chigi un anno fa". 



Impegno del Governo sul versante dell'occupazione
Per quanto riguarda l’occupazione, Delrio continua: “L’Agenzia per la somministrazione, la riqualificazione e la ricollocazione del personale posto in esubero da MCT, che in prospettiva e come già previsto per legge si trasformerà poi in soggetto art. 17 come operante in tutti gli altri porti di Italia, ha rappresentato la risposta del Governo alla prima e più importante richiesta giunta dal sindacato: neanche un posto di lavoro vada perduto, né ora né in futuro". “Attorno a questo sforzo si sono ritrovati Governo, Regione Calabria, Autorità di Sistema Portuale, azienda, CGIL, CISL, UIL, UGL in rappresentanza di circa l’80% dei lavoratori dello scalo. "Ad essi va il mio più forte apprezzamento per una scelta coraggiosa e lungimirante che potrà garantire al porto un futuro di crescita, sviluppo e legalità", ha concluso Delrio.
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