10/12/2018

Firmato contratto d'appalto per il porto di Chioggia

L’ex discarica di Borgo San Giovanni in località Val da Rio a Chioggia verrà bonificata e riportata a nuova vita, con la realizzazione di nuovi piazzali e banchine portuali, strategiche per il rilancio del terminal fluviomarittimo della città clodiense.  Il contratto d’appalto, che dà il via all’inizio dei lavori, è stato firmato da Damaso Zanardo, presidente di A.S.Po, azienda speciale del porto di Chioggia di proprietà della Camera di commercio di Venezia Rovigo e Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente, la società del Gruppo Hera leader a livello nazionale nel trattamento rifiuti, aggiudicatrice della gara in ATI con tre aziende del territorio veneto, CGX Costruzioni Generali Xodo Srl, Idea Srl e Rossi Renzo Costruzioni Srl. 



Zanardo e Ramonda alla sigla del contratto da'appalto


Investiti complessivamente 35 milioni di euro
Gli interventi di bonifica (35 milioni di euro in tutto) porteranno alla riqualificazione di un’area di 60.000 mq composta da circa 395.000 mc. di rifiuti, prodotti nel comune di Chioggia dal 1961 al 1984, una tra le discariche oggetto di infrazione, segnalate dalla Commissione europea, più estese a livello nazionale. I lavori, appaltati all’ATI guidata da Herambiente di Bologna, dureranno 495 giorni, ai quali faranno seguito le operazioni di collaudo. 


Potenziati piazzali e banchine
Grazie al riutilizzo dell’80% dei materiali inerti derivanti dalla bonifica dei terreni attraverso tecniche di trattamento in situ verranno realizzati a conclusione dell’intervento circa 60.000 mq di piazzali portuali, che collegati a quelli retrostanti già esistenti di 75.000 mq, renderanno operativa un’area di circa 200.000 mq, e inoltre un primo imbonimento propedeutico alla successiva realizzazione di ulteriori 1.500 metri di banchine portuali, con fondali previsti a -11 metri. Il sito da bonificare rientra tra gli interventi all’interno dell’accordo di programma quadro tra ministero dell’Ambiente e Regione Veneto del 3 dicembre 2014 per l’attuazione del piano straordinario di bonifica delle discariche abusive, programma oggi sotto il coordinamento del commissario straordinario alle bonifiche, il generale Giuseppe Vadalà. 



I rappresentanti delle Istituzioni presenti alla firma del contratto


La parola ai protagonisti
“Dopo trent’anni di attesa la città di Chioggia avrà finalmente un’area riqualificata e bonificata - ha dichiarato Giuseppe Fedalto, presidente CCIAA Venezia Rovigo - Uno spazio strategico per il rilancio dello scalo clodiense e per tutto il sistema imprese. Sono felice che nell’ATI aggiudicatrice del bando vi siano tra le mandanti tre aziende venete, due veneziane e una polesana, un bel segnale di riconoscimento per il territorio e per l’operato delle nostre imprese". 

“L’operazione siglata, fortemente perseguita dal consiglio, è fondamentale per il rilancio dello scalo clodiense come porto commerciale, fluvio marittimo e turistico - ha commentato Damaso Zanardo, presidente A.S.Po Chioggia - e darà continuità alle iniziative commerciali che come ente abbiamo avviato negli ultimi mesi, a dimostrazione dell’appetibilità dello scalo di Chioggia e dei primi concreti segnali di uscita dalla crisi economica internazionale. La professionalità di un gruppo come Hera, primo operatore nazionale nel trattamento dei rifiuti, garantisce all’operazione qualità, elevati livelli di efficienza e sostenibilità ambientale". 

“Per bonificare un’area - ha affermato Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del gruppo Hera - bisogna disporre di competenze, risorse e professionalità importanti, che attraverso Herambiente siamo orgogliosi di mettere al servizio del territorio clodiense. Il nostro obiettivo è lavorare in direzione di una riqualificazione complessiva della zona del porto, puntando come sempre su interventi mirati, che nascono da uno studio approfondito del contesto in cui andiamo a operare. Del resto l’Adriatico rappresenta un ambito a noi molto caro, sul quale siamo attivi a 360 gradi, non soltanto in Veneto ma anche in Emilia-Romagna e in Friuli Venezia Giulia, maturando esperienze che ci consentiranno di replicare anche a Chioggia un modello capace di garantire elevati livelli di efficienza e sostenibilità ambientale ed economica."

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