24/11/2015

Orbassano, piattaforma strategica per il Piemonte?

“Lo scalo merci di Orbassano è una grande infrastruttura, oggi sotto utilizzata. Deve diventare un riferimento strategico, a servizio di tutta l’area torinese. Sono in atto importanti processi di trasformazione della dinamiche del trasporto merci e occorre evolversi per essere all’altezza del resto d’Europa. Non è più tempo di tergiversare, oggi avviamo un dibattito importante e da qui occorre partire per arrivare a risultati concreti per tutto il territorio". Così ha esordito il sindaco di Orbassano, Eugenio Gambetta, in apertura dei lavori del convegno “La piattaforma logistica di Orbassano per lo sviluppo del Piemonte" promosso dalla città di Orbassano, con il patrocinio della Regione Piemonte e della città metropolitana di Torino.

“L’Italia, è una straordinaria piattaforma logistica del Mediterraneo – ha spiegato il commissario di Governo, Paolo Foietta – con una barriera, le Alpi, che ha visto svilupparsi, nel corso degli anni, un sistema di passi, valichi e di punti attraverso i quali ci siamo messi in relazione con gli altri. Oggi siamo di fronte a cambiamenti importanti nel trasporto. Dobbiamo investire per colmare il gap di 50 anni di mancati investimenti in infrastrutture, che si traducono in un maggiore costo del nostro sistema del 10% rispetto al resto dell’Europa. Come recuperiamo questo gap? Dobbiamo investire. Oggi siamo totalmente dipendenti da sistema dei porti del Nord Europa. C’è un piano investimenti, per i prossimi anni, che ci permetterà di cogliere le opportunità che si creeranno. Se guardiamo a quest’area abbiamo quattro interventi importanti su cui lavorare fin da subito: la connessione con il porto di Vado – Savona, la connessione Est (Novara, Milano, Sempione, Gottardo), ferrobonus su LS Torino – Lione, la connessione con l’alessandrino e il porto di Genova. A Orbassano abbiano un’area strategica, che in molti ci invidiano. La sfida è quella di valorizzare il sistema industriale, sostenendo la logistica. Oggi possiamo già fare molto: con la Torino – Lione avremo l’unico vero scalo passante di dimensione europea". 

Il convegno ha ospitato anche una tavola rotonda. “La società Sito, sta lavorando per definire alcune importanti strategie – ha spiegato Giambattista Quirico, presidente Sito, società che gestisce l’interporto di Torino – per razionalizzare, migliorare e aumentare l’utilizzo della modalità ferroviaria presso la piattaforma logistica di Orbassano". “Siamo del tutto disponibili a seguire i progetti di sviluppo della logistica a livello piemontese – ha spiegato Ottavio Guala, vice presidente Caat, centro agroalimentare di Torino - Caat, è già una grande piattaforma logistica. Con lo scenario dei prossimi anni, proprio rispetto alla logistica, si aprono grandi opportunità per il settore ortofrutticolo. Dovremo coglierle al meglio". “La prevalenza del trasporto su ferrovia va definita per legge. Bisogna avere un chiaro indirizzo nazionale sulla strategia della logistica – ha spiegato Livio Ambrogio, presidente di Ambrogio SpA - E’ indispensabile, per chi lavora nel settore. In altri Paesi europei il quadro è chiaro e le priorità sono ben definite. Anche in Italia serve questo sforzo". “Ci stiamo preparando a un grande cambiamento per il traffico ferroviario attraverso le Alpi – ha spiegato Alberto Grisone di Hupac - Nel 2017 apre il nuovo tunnel del Gottardo e creerà un modello completamente nuovo. Se guardiamo al Frejus pensiamo che si possa fare molto: miglioramento del profilo delle linee di accesso asse Frejus, creazione di sinergie tra gli attori della catena logistica, miglioramento delle capacità di accesso al Frejus dal lato francese, in particolare, verso Grenoble". “Fino ad oggi l’approccio alla logistica è stato visto in termini di costo e non di business – ha spiegato Cristina Manara di Confindustria - Non c’era una politica nazionale rispetto all’Europa, oggi invece c’è, un lavoro importante è in corso. Come imprese scontiamo il gap infrastrutturale dell’11%. Dobbiamo cercare di provare a diminuire questa distanza rispetto agli Stati europei con investimenti importanti su infrastrutture e politiche, scegliendo bene le priorità". “Stiamo lavorando molto e guardiamo con attenzione alla politica dei corridoi – ha spiegato Paolo Grassi di RFI - Ci stiamo preparando ai grandi cambiamenti che sono in corso, come quello del tunnel del Gottardo. Ma ci sono, senza dubbio, investimenti che possono dare risultati a breve e che ci permetteranno di essere pronti a cogliere al meglio l’arrivo della Torino –Lione. Orbassano ha la possibilità di affermarsi come scalo strategico, a fianco degli operatori dell’intermodalità. Noi siamo pronti a fare la nostra parte".
Share :