Opportunità logistiche

Il tema dell’internazionalizzazione verso l’Europa orientale è stato al centro di un convegno svoltosi presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, che ha avuto come protagonisti due partner strategici per l’area come Magazzini Generali Raccordati di Cesena e il Terminal Intermodale di Trieste-Fernetti.

Si è tenuto di recente presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena il convegno “Opportunità logistiche da e per L’Est Europa”, fortemente motivato dall’esigenza di indicare nuove vie, per far sì che i processi di internazionalizzazione delle imprese in Italia siano affrancati e resi fluidi rispetto ai frequenti ostacoli e limiti derivanti dalla carenza di risorse (finanziarie, organizzative, culturali) e dalla difficoltà delle imprese nel sostenere il confronto competitivo sui mercati internazionali. Obiettivo del convegno è stato dimostrare come esistano dunque nuove possibilità di offrire al cliente finale un prodotto di maggiore qualità, grazie ad un servizio logistico efficiente ed efficace, sviluppato attraverso nuove tecnologie a supporto delle imprese.

INTERNAZIONALIZZAZIONE E LOGISTICA, BINOMIO INSCINDIBILE
Il saluto introduttivo di Giorgio Cangini, presidente della commissione internazionalizzazione di Unindustria, ha appunto evidenziato la funzione oggi indispensabile dell’Internazionalizzazione, realizzabile solo se sostenuta dalla logistica, elemento basilare per offrire al cliente un servizio completo. L’argomento è stato poi approfondito e sviluppato dai relatori Giorgio Maranzana, presidente di Trieste-Fernetti SPA e Massimiliano Montalti, amministratore delegato dei Magazzini Generali Raccordati di Cesena srl, entrambi, non a caso membri di Assologistica (rispettivamente nel ruolo di consigliere, il primo, e di rappresentante locale e consigliere il secondo); è senz’altro significativo il fatto che alle due aziende suddette, così collegate e per di più alleate, sia stato conferito il premio “Il Logistico dell’Anno 2013”. Si tratta di due aziende in partnership che si distinguono per l’alta qualità e l’eccellenza dei nuovi servizi che sono in grado di offrirsi reciprocamente, a vantaggio della clientela dell’una e dell’altra. Ciò dimostra come il “fare rete” sia oggi una condizione fondamentale per affrontare le sfide del mercato e corrispondere puntualmente alle esigenze della sfera produttiva ed industriale con l’apertura all’export anche verso paesi lontani, tramite trasporti altamente funzionali e grazie all’utilizzo opportuno di porti, ferrovie, autotrasporto.

UN TERMINAL CHE FA RETE
Come ha ampiamente illustrato Giorgio Maranzana, tali caratteristiche si possono ben riscontrare nel terminal intermodale di Trieste- Fernetti, ubicato in una posizione strategica al confine Italo-Sloveno di Fernetti-Sezana, a 18 km dal porto di Trieste di cui costituisce il naturale retro porto; è altresì collegato con la stazione ferroviaria di Villa Opicina, con l’autostrada Venezia – Milano - Torino, con la Udine – Tarvisio, con Lubiana e da qui verso i paesi dell’Est Europa. L’attenzione all’energia pulita ha portato, nel 2008, all’installazione su parte dei tetti di Fernetti di un grande impianto fotovoltaico, che ha prodotto un risparmio di circa il 70% dei consumi elettrici e la mancata immissione nell’atmosfera di oltre 700 ton di CO2; anche l’impianto di depurazione dell’acqua a membrane e l’utilizzo di lampade a led rappresentano una scelta virtuosa finalizzata alla sostenibilità ambientale. All’interno dell’Autoporto è presente un raccordo ferroviario che permette il collegamento con le reti nazionali e internazionali, che attiva un servizio denominato RO-LA per il trasporto via ferrovia, per ora da Fernetti a Salisburgo e viceversa,  di autotreni diretti in Germania ed oltre; Ro-La consente di risparmiare emissioni di CO2, di limitare ampiamente il traffico su strada e di evitare il pagamento di pedaggi.

MAGAZZINI GENERALI DI TERZA GENERAZIONE
I Magazzini Generali, che Massimiliano Montalti ha efficacemente presentato, sono giunti oggi alla terza generazione: creati dal nonno Carlo Montalti nel 1967, sviluppati e aggiornati dal padre Luigi Montalti, sono ora diretti dai fratelli Massimiliano ne Michele Montalti. L’azienda affonda le radici delle attuali innovazioni proprio nel recente passato, quando Luigi Montalti attivò un valore aggiunto: i Depositi Doganale, Fiscale Iva e Fiscale Accise, autorizzazioni che hanno creato la base per il processo di Internazionalizzazione. Tali autorizzazioni sono poi supportate da numerose certificazioni: Certificazione Doganale AEO Full, ISO 9001, Bollo CEE carne e pesce, certificazione per lo stoccaggio di prodotto BIOLOGICO. Inoltre,  attraverso la creazione recente del marchio M3, i Magazzini Generali, vogliono ulteriormente valorizzare l’attività di Casa di Spedizioni, già esistente in precedenza. Tutto ciò concorre a favorire l’attività logistica dell’azienda, felicemente posizionata al crocevia della A14 Bologna- Ancona e della E45. Essa ricopre i diversi settori della filiera logistica operando attraverso un costante aggiornamento di impianti, attrezzature e apparecchiature informatiche in grado di soddisfare le diverse esigenze della clientela con competenza e qualità. Nel 2012 si è pure dotata di un importante impianto fotovoltaico ed ha riattivato un pozzo con prelievo d’acqua a servizio dell’impianto frigorifero. L’internazionalizzazione, che si rivela sempre più come un’efficace strategia contro la crisi, è uno degli ultimi obiettivi perseguiti ed attivati dai Magazzini Generali; in particolare si segnalano le aperture versi i mercati in espansione dei paesi dell’Est Europa, come Russia, Repubbliche Baltiche e Paesi “–stan”, senza dimenticare Cina, Brasile, Ciad e Africa in Genere. Massimiliano Montalti ha evidenziato appunto la necessità d aprirsi e saper dare risposte celeri ed efficaci ai paesi esteri che spesso interpellano; occorre per garantirsi la presenza su mercati così dinamici, abbandonare l’antagonismo reciproco e fare gioco di squadra. 

PARTNERSHIP AFFIDABILE
Magazzini Generali e Fernetti hanno colto l’importanza di non lavorare isolate, ma in sinergia per nuovi traffici verso l’Est Europa, così da fruire di reciproci vantaggi, collegandosi a una serie di importanti servizi: ad esempio il servizio RO-LA, le operazioni doganali con corrispondenti in Est Europa e con dogana Russa, le case di spedizione Russe, Turche, Iraniane, la funzione stessa di Fernetti, di cui i Magazzini Generali sono in grado di rivestire il ruolo di porto secco, così da condividere in rete piattaforme , porti, corrispondenti in luoghi strategici. In tal modo le due aziende possono fornire ai clienti un pacchetto di servizi completo ed esaustivo secondo le esigenze che gli stessi di volta in volta presentano. Magazzini Generali e Fernetti sono due realtà Italiane che hanno deciso di investire in progetti di internazionalizzazione a supporto delle imprese italiane ed estere, che a loro volta hanno bisogno di affidarsi a partner seri, corretti , preparati, supportati inoltre da importanti associazioni come un industria, che particolarmente in questo periodo persegue l’obiettivo di creare opportunità di rete tra le imprese del nostro territorio.

RETE VIRTUOSA, NON VIRTUALE
A conclusione del convegno, l’intervento del segretario generale di Assologistica Jean Francois Daher, che ha ribadito come la collaborazione fattiva fra imprese logistiche porti a costruire una rete virtuosa (non virtuale!); in particolare ha definito il mercato dell’Est Europa come oggi il più interessante. Certo non si può fare a meno di aree e punti di riferimento sovranazionali ed è basilare esportare bene anche la nostra logistica, nonché curare al meglio i trasporti. Ha sottolineato altresì le difficoltà legate alla funzionalità dei porti, agli aspetti burocratici, alle varie contraddizioni, che penalizzano le operazioni, da cui tuttavia non bisogna lasciarsi condizionare o frenare, anzi occorre perseverare sulle vie intraprese. Daher ha concluso poi con un tocco di ottimismo, utilizzando la nota metafora del bicchiere, che ha definito “sempre mezzo pieno!”, perché? Perché quando nasce “è sempre vuoto”.