21/05/2025

Hapag-Lloyd conferma investimenti in Italia, a patto di regole chiare e norme certe

Con una presenza consolidata nel mercato italiano e oltre 500 dipendenti, il 90% dei quali basati a Genova, Hapag-Lloyd si conferma uno dei principali attori del trasporto marittimo nel nostro Paese. L’azienda tedesca, tra i top 5 operatori globali nel trasporto container, gestisce circa 300 navi e 21 terminal in tutto il mondo e ha scelto Genova come centro strategico della propria regione Sud Europa, punto nevralgico per tutte le attività nel Mediterraneo.

Nel tempo, Hapag-Lloyd ha stretto un legame profondo con il territorio genovese e l’Italia nel suo complesso, diventando il primo cliente container del porto di Genova e il secondo dell’intero sistema portuale nazionale. Un ruolo che si è tradotto in investimenti per centinaia di milioni di euro, focalizzati anche su progetti infrastrutturali di rilevanza strategica come la nuova diga foranea e il terzo valico ferroviario.

La società – partecipata da azionisti di primo piano come Kuhne Maritime, Qatar Holding, il Public Investment Fund e la Città di Amburgo – sottolinea come l’interesse per il mercato italiano resti alto, ma richiede certezza giuridica e chiarezza normativa per continuare a investire e pianificare sul lungo periodo.

“Abbiamo raddoppiato i livelli occupazionali dal 2018 e assunto la responsabilità diretta di altri 700 lavoratori tra terminal portuale e logistica interconnessa. Abbiamo creduto nell’Italia, ora chiediamo trasparenza nei rapporti istituzionali e rispetto per gli accordi stipulati, a tutela non solo dei nostri investimenti, ma anche degli interessi dei nostri azionisti”, afferma Hapag-Lloyd Italia.

 

Fondamentale il rinnovo della concessione portuale, attualmente oggetto di incertezza

Uno dei nodi principali riguarda la concessione portuale a Genova, inizialmente valida fino al 2056. L’azienda denuncia il rischio che tale concessione venga improvvisamente considerata in scadenza a giugno 2025, ovvero con 31 anni di anticipo, mettendo a rischio la solidità degli investimenti già effettuati.

“Con la nostra flotta globale e la partecipazione alla cooperazione Gemini, abbiamo bisogno di affidabilità. Non possiamo operare con piani di lungo termine se le condizioni contrattuali cambiano in modo imprevisto e unilaterale”.

Nonostante queste criticità, Hapag-Lloyd mantiene un approccio costruttivo e conferma la volontà di collaborare attivamente con il governo italiano per trovare una soluzione condivisa.

“Siamo fiduciosi nel dialogo avviato con le istituzioni. Superare i fraintendimenti è la condizione per riattivare la concessione, sviluppare ulteriormente il traffico attraverso il porto di Genova e promuovere nuova occupazione qualificata nel settore logistico e marittimo”.

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