
“Gli scenari dei trasporti e della logistica: analisi dei fenomeni recenti” è il titolo del webinar organizzato da ANITA, l’associazione di Confindustria per l’autotrasporto e la logistica, in collaborazione con SRM (Centro Studi legato a Intesa Sanpaolo), per valutare l’impatto delle attuali scelte geopolitiche sugli assetti del trasporto globale.
L’analisi presentata da Alessandro Panaro, responsabile del dipartimento Maritime & Energy di SRM, ha evidenziato come conflitti bellici e tensioni commerciali – in particolare i dazi tra Stati Uniti e Cina – stiano riscrivendo le rotte della supply chain internazionale.
Il focus si è concentrato sul traffico marittimo, che tra il 2023 e il 2028 vedrà un incremento del 18% nei bacini West Med ed East Med, superando la crescita del Nord Europa. Una dinamica che sottolinea il ruolo centrale dei porti del Sud Europa e dell’Italia, primo Paese europeo per short sea shipping con 305 milioni di tonnellate trasportate nel 2024 e 239 milioni transitate.
Gli Stati Uniti si confermano primo partner marittimo dell’Italia, con il 53% degli scambi commerciali avvenuti via mare tra gennaio e settembre 2024, per un controvalore di 35,8 miliardi di euro.
Il trasporto su strada mantiene un ruolo strategico, con il 38% dell’import-export italiano effettuato su gomma. Nel 2024, sono stati movimentati 981,4 milioni di tonnellate in uscita e 979,1 milioni in ingresso, principalmente da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Tuttavia, solo il 12-15% delle imprese italiane utilizza modalità intermodali, segno di un potenziale ancora da sviluppare.