21/05/2018

Focus su logistica e agri-food in un meeting veronese

Il convegno “Logistica AgriFood: Innovazione e Competitività", tenutosi il 17 maggio e organizzato da Logistica Uno Europe presso l’Ordine degli Ingegneri di Verona, ha voluto esaminare l’importanza della supply chain all’interno del mondo agroalimentare, un settore trainante per l’economia italiana ed in continua espansione grazie al “made in Italy". "E’ un piacere essere riusciti a creare un momento insieme ad alcuni produttori dell’agrifood, della logistica e delle istituzioni per iniziare un percorso, col fine di trovare best solution a quelle che sono oggi le esigenze di mercato", ha esordito Gianluca Cornelli, supply chain manager di Logistica Uno, dando il via al convegno.


I saluti istituzionali
Andrea Falsirollo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona, ha fissato l’attenzione sulla location sede dell’incontro: “Questa è stata la sede dei Magazzini Generali, un luogo molto importante per il nostro territorio, sia perché ha dato lancio al settore ortofrutticolo, sia perché era un porto di esportazione delle nostre merci all’estero. A inizio ‘900 era il più grande magazzino d’Italia e quindi il capostipite della logistica". Luigi Terzi, presidente di Assologistica Cultura e Formazione, ha ricordato l'importanza di promuovere iniziative come l'evento veronese, anche perché "le trasformazioni digitali in atto stanno completamente modificando il mondo della logistica e solo tramite questi incontri possiamo fornire un’adeguata risposta". 


Sintesi degli altri interventi
Riportiamo di seguito quanto emerso dalle varie relazioni presentate.

Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet" e ricercatore dell’Osservatorio Smart Agrifood presso il Politecnico di Milano ha dato una visione generale allo scenario logistico del segmento agroalimentare. “Il settore dell’agrifood rappresenta l’11,3% del Pil secondo Federalimentare - ha detto Frosi -Il valore della supply chain in Italia è pari a 112 miliardi di euro e, negli ultimi anni, non rappresenta più solo un servizio di trasporto e movimentazione. La logistica deve evolversi rapidamente, focalizzandosi su tre fattori: sostenibilità, trasformazioni digitali e tecnologiche, nonché omnicanalità e servizi logistici avanzati, come per esempio l’e-commerce", ponendo così l’accento sulla crescente consapevolezza del valore dell’outsourcing logistico, sviluppando una visione che non ne limiti lo scopo e ambito di applicazione al solo trasporto". 
 
Claudio De Mayda, project manager di Logistica Uno, ha illustrato il ruolo dell’azienda nel settore agroalimentare: “Il nostro obiettivo è essere flessibili per poter soddisfare prontamente i bisogni del cliente e garantirne una maggiore competitività e redditività sul mercato. L’operatore logistico infatti deve sempre più fornire servizi a valore aggiunto come un outsourcing completamente integrato con il cliente, fullfillment e-commerce, servizi specializzati a valle delle filiere produttive del cliente. Logistica Uno pone l’accento su due principali driver: la continua innovazione e la sostenibilità produttiva, più servizi innovativi con meno emissioni e ricadute sul nostro ambiente!". 

Interessante la case history presentata e vincitrice dell’ultimo premio Il Logistico dell’Anno 2017: la Factory Logistics 4.0: il caso Pasta Lensi/Walmart in cui: “L’obiettivo era quello di integrare sistemi e linee produttive di committenza e fornitore logistico tramite un’attività di re-packaging che non influisse né sulla food safety né sulla food security - ha detto De Mayda -. Abbiamo risposto inoltre alle esigenze dei nostri clienti con E-One, una virtual enterprise che li aiuta a comprendere la concorrenza nel mercato on line, a progettare la propria piattaforma nel web, a decidere dove e come gestire lo stock ed infine a pianificare la distribuzione. Il cliente così può effettuare un’analisi di quelle che sono le sue reali necessità e capire quale modulo ha bisogno". 


Spunti dalla tavola rotonda 
Alla tavola rotonda, moderata da Damiano Frosi, sono poi intervenuti Francesco Coppola di Gruppo Italiano Vini, Emanuele Ardigò dell’Oleificio Zucchi, Luigi Terzi di Assologistica e Giuseppe Femia di Iper. Sono stati affrontati vari argomenti lungo il processo logistico produttore/consumatore calati nelle proprie realtà, qui di seguito alcuni spunti raccolti: “Siamo presenti in tutta Italia con un volume di produzione di 84 milioni bottiglie annuo. La logistica prevede la presenza di due hub: quello di Pastrengo, destinato a divenire un magazzino automatizzato, e quello di Nogarole Rocca, in outsourcing, sul quale punteremo all’internalizzazione" – Coppola. “Siamo un’azienda che lavora principalmente in stock e con un buon tasso di esportazione. Siamo innovativi in campo logistico: garantiamo, con il nostro piano trimestrale di gestione del packaging, una migliore gestione delle scorte e un’interfaccia continua con il cliente; inoltre puntiamo molto sulla condivisione informativa sia a livello di supply che a livello di customer" – Ardigò. “Abbiamo una struttura logistica classica e non centralizzata per quanto riguarda gli ipermercati. Nonostante questo, anche la nostra azienda punta sull’innovazione logistica, ormai fondamentale, realizzando grazie all’e-commerce l’1,5% del nostro fatturato annuo" – Femia. “L’innovazione tecnologica nel settore logistico è sempre più rilevante, tanto che l’operatore logistico rappresenta l’anello di congiunzione tra produttore e cliente finale, sempre più esigente e informato" – Terzi.


La relazione del prof. Damiano Frosi del Politecnico di Milano ha illustrato lo scenario logistico in ambito agri-food
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