Le vacanze di Natale hanno spinto uno dei big mondiali della logistica a puntare dritto sull’automazione. DHL Supply Chain ha infatti raddoppiato l'uso di robot negli Stati Uniti, dove ora dispone di circa 1.500 robot per il picking nei suoi magazzini di tutta la Confederazione, oltre ad avere aggiunto ulteriori 15.000 lavoratori stagionali.
"L'interruzione della catena di approvvigionamento che stiamo vedendo in questo momento non è un fatto una tantum - ha detto l’AD Oscar de Bok in un intervista a su Bloomberg TV - A causa della crescita dell'e-commerce, le supply chain sono ora organizzate in modo diverso perché si ottengono grandi salti e salti alla fine della catena stessa. Tutti i negozi, i grossisti e i distributori che erano nel mezzo della catena ora sono diminuiti ed è per questo che si verificano più interruzioni nel processo approvvigionamento".
Da segnarale inoltre che DHL ha creato 8 centri di risorse negli Stati Uniti per reclutare e formare i lavoratori. Altre mosse per far fronte meglio alla crescente domanda includono l'investimento in centri di evasione ordini più vicini ai clienti e l'affidarsi sempre di più all'analisi dei dati per la previsione ottimale dei volumi di spedizione dei clienti.