23/08/2019

Ambrogio Trasporti festeggia i suoi primi cinquant'anni

1969-2019, ovvero i primi 50 anni di Ambrogio Trasporti. Ecco la storia di questo operatore da sempre impegnato sul piano del trasporto combinato. 


Durante gli anni ’50, Domenico Ambrogio importa pulcini dall’Olanda per rivenderli in Italia. Un business nuovo, di grande successo anche se – soprattutto all’inizio – le difficoltà non mancano. Uno dei primi problemi da affrontare è legato alla morte di molti pulcini durante il lungo viaggio. Per questo, Domenico decide di andare in Olanda ad acquistare le uova da cova e portarle in Italia per la schiusa in appositi incubatori. Il successo non tarda ad arrivare: poco dopo, all’unico camion acquistato, se ne aggiungono altri 6. A questo punto, estendere l’attività è un passo del tutto naturale. Ambrogio inizia a trasportare merce per conto terzi verso il Belgio. 


L'attività del fondatore, Domenico Ambrogio, inizia negli anni Cinquanta, quando inizia a importare pulcini dall’Olanda 


Il mondo dei trasporti vive, in quegli anni, un momento di grandi cambiamenti: negli anni ’60 sul continente americano si sviluppa la tecnica del container e del trasporto combinato (piggyback). I primi container marittimi arrivano dagli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 e il trasporto combinato inizia a svilupparsi anche in Europa. Ambrogio decide di puntare tutto sul sistema intermodale integrando le potenzialità migliori di strada e ferrovia: investe consistentemente nelle infrastrutture e nei mezzi idonei per rendere il trasporto più efficiente possibile, sviluppando combinazioni di casse mobili e carri ferroviari progettati per aumentare il carico utile dei propri treni e mantenere su livelli di primato il rapporto CO2/tonnellata trasportata. 


Nel 1969 nasce l’Ambrogio Trasporti S.p.A. Domenico Ambrogio invia i suoi quattro figli all’estero per sviluppare le sedi estere e creare un network intermodale europeo. Ambrogio oggi fattura circa 75 milioni di euro e ha 400 dipendenti. Trasporta oltre un milione di tonnellate di merce ogni anno, soprattutto verso Germania, Benelux, Regno Unito  Francia e Spagna. Alle sedi di Candiolo (Torino) e Gallarate (Varese), si aggiungono anche altre 4 sedi estere a Mechelen (Belgio), Neuss (Germania), Mouguerre e Le Boulou (Francia), tutte attive nel trasporto intermodale ed organizzate a loro volta con terminal, mezzi e strutture tecniche di supporto. 


Ambrogio Trasporti è oggi in linea anche con i chiari obiettivi di conversione modale - dalla strada alla ferrovia - della Ue


Nei prossimi anni, Ambrogio continuerà a puntare allo sviluppo del trasporto intermodale in Europa. Il rispetto ambientale gioca un ruolo sempre più cruciale nelle scelte aziendali. Tutti chiedono, oltre alla competitività e all’efficienza del servizio, anche la modalità meno impattante di trasportare le loro merci. Viviamo, non possiamo negarlo, nel secolo della ferrovia: l’Unione Europea ha posto dei chiari obiettivi di conversione modale - dalla strada alla ferrovia - al fine di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. Entro il 2050 infatti, il 50% delle merci con percorrenza superiore a 300 chilometri dovrebbe essere trasferito su ferrovia. E questo sarà possibile anche grazie al completamento di infrastrutture moderne ed efficienti – come ad esempio la Torino-Lione – che renderanno possibile raggiungere questi obiettivi.
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