07/06/2018

Trasporto multimodale, norme Ue meno obsolete

La Commissione Ue in collaborazione con ERA (European Raiway Agency) e UIRR / Union International Rail-Route ha organizzato a Bruxelles un'importantissima conferenza per definire le proposte da presentare al Parlamento europeo per le indispensabili modifiche da apportare alla Direttiva 92/106 Trasporto Combinato. L'impegno è particolarmente importante considerato che l'attuale Direttiva è obsoleta di ben 26 anni e non risponde più alle esigenze attuali del mondo della logistica e del trasporto merci in ambito europeo. A questo occorre aggiungere la precisa volontà della Commissione di apportare nel futuro importanti cambiamenti nell' organizzazione del trasporto merci trasferendo quote significative di traffico dalla strada all' intermodalità sia essa strada-rotaia che strada-mare. 


Gli obiettivi del Libro Bianco 2011
A questo proposito è opportuno rammentare quanto indicato nel Libro Bianco del 2011: il 30% del traffico merci oltre i 300 Km su tecniche intermodali entro il 2030 aumentato al 50% entro il 2050. In prima battuta la conferenza è stata incentrata prioritariamente sugli interventi dell'on. Daniela aiuto parlamentare europeo relatore di presentazione in questo consesso, di Mr Mattew Baldwin vice direttore della DG Move, di Harald Schlegel direttore di ERA e di Ralf Charley Schultze presidente UIRR. Un primo concetto basilare è stato che nessuna singola modalità di trasporto può soddisfare di per se stessa i bisogni della società e degli operatori economici per spostare le merci. Il 21° secolo deve essere il punto di riferimento per un'organizzazione più funzionale più fluida e più rispettosa dell'ambiente e della sicurezza. Il tema comune di riferimento che ha caratterizzato la giornata è stato "Multimodalità per risolvere la sostenibilità della logistica delle merci". 


I temi emersi dall'incontro
La stragrande maggioranza degli interventi (ben 24) sono stati di grande spessore per arrivare a definire punti di riferimento comuni da presentare al Parlamento per la stesura della modifica finale della Direttiva. In particolare le discussioni si sono incentrate sui seguenti argomenti: 1) una modifica delle distanze ammissibili per la tratta stradale finale apportandole a 150 km per tratta valida sia per lo strada-rotaia che per la strada-mare. In sede preventiva era stata ipotizzata anche l'ipotesi di una lunghezza pari al 20% del tragitto intermodale; questa ipotesi sembra però attualmente scartata. 2) La totale equiparazione delle regole di riferimento per traffici internazionali e nazionali. 3) una modifica alle attuali regole decise dagli stati per sviluppare l'intermodalità non più obbligatoriamente sottoposte al vaglio degli aiuti di stato della Commissione come attualmente in vigore. 4) L'autorizzazione in tutti gli stati dell'UE di trasportare fino a 44 tonnellate lorde per le tratte stradali. 5) La raccomandazione in tutti gli stati membri di adottare per l'infrastruttura ferroviaria i nuovi parametri standard di 2.000 tonnellate di traino, 750 metri di lunghezza treno, P80/410 sagoma per permettere il trasporto di semirimorchi alti 4 metri. Il tutto ovviamente con articolare riferimento ai 9 corridoi Ten-T che, si rammenta, in 4 casi coinvolgono l'Italia.  6) La crescente abolizione dei documenti cartacei attestanti l'esecuzione di trasporti combinati sostituiti da nuove procedure digitali molto più funzionali e meno farraginose.

 Ing. Eugenio Muzio
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