06/10/2015

Diffusione di internet, l'Italia (ferma al 60,2%) è a metà strada tra Egitto e Russia

Internet è sempre più uno strumento di libertà per le popolazioni dei Paesi emergenti. Mentre in Italia il tasso di penetrazione degli utenti di internet sul totale della popolazione si attesta al 60,2%, Cile e Russia viaggiano oltre il 70%, il Venezuela si attesta al 67%, mentre la Cina arriva al 63% e Libano e Argentina si attestano al 62%. Tra i Paesi prossimi ad avvicinarsi all'Italia si trovano il Brasile, con una penetrazione del 51% ed Egitto e Messico con il 50%. Proprio la maggiore diffusione di internet risulta essere alla base di un maggiore desiderio di libertà sul web: i Paesi a maggior diffusione sono anche quelli contrari alla censura governativa. In Venezuela, l'89% delle persone è favorevole all'eliminazione della censura, seguono Libano e Cile, che si attestano all'86%; chiudono il ranking l'Uganda con il 49% delle persone favorevoli e il Pakistan con il 22%. Questi sono alcuni dei dati 2014 del Pew Research Center, presentati all'evento milanese "State of the Net" da Lee Rainie, direttore della ricerca su "Internet, Scienza e Tecnologia" dell'istituto, nel corso del panel The Next Digital Disruptions.
"La crescita di internet raccontata da Lee Rainie è un'opportunità e oggi gli algoritmi accelerano la nostra società. Con gli strumenti, la rete può migliorare, ma instradare il cambiamento dipende da ogni singola persona" affermano Beniamino Pagliaro, Sergio Maistrello e Paolo Valdemarin, fondatori di State of the Net.

Tra le motivazioni che spingono maggiormente all'uso di internet nei Paesi emergenti figura anzitutto l'educazione: il 64% della popolazione dei 32 Paesi esaminati ritiene che la rete abbia un'influenza positiva su questo tema. Il 53% ritiene poi che il web agevoli lo stabilire relazioni personali, mentre il 52% lo apprezza per fattori economici. Una minor fiducia viene invece attribuita sulle questioni politiche: in questo caso il 30% ritiene che internet abbia una cattiva influenza, mentre il 36% afferma il contributo positivo. La situazione poi si ribalta sul tema della moralità: il 42% ritiene che il web abbia una cattiva influenza. Lo stesso orientamento viene espresso del tipo di contenuto che si preferisce fruire attraverso i social network: mentre il 72% condivide musica e film e il 56% notizie sportive, si registra una maggior cautela verso i contenuti politici, condivisi dal 34% degli intervistati, e quelli religiosi, condivisi da meno di un terzo del campione (30%). Proprio i social network rappresentano lo strumento principale di accesso alla rete per la maggior parte della popolazione nei Paesi emergenti. Vi accedono in questa modalità il 93% degli utenti internet nelle Filippine, l'88% di quelli del Kenia e del Venezuela all'88%. In Italia più del 60% della popolazione utilizza i social network, percentuale prossima al quella degli USA, 65%, e della Cina, 58%. 

Tutte le informazioni relative all’evento si trovano invece a questo link http://www.ipresslive.it/event/w/5: la pagina verrà costantemente aggiornata con notizie, foto e video gallery, speaker, live twitting legato all'hashtag #sotn15
Share :