05/09/2016

Trasporto merci, trend positivo anche nel primo semestre 2016

L’andamento positivo del traffico delle merci registrato nello scorso anno è proseguito nel primo semestre del 2016, ma con alcune ombre che meritano un approfondimento. Lo rileva la nota congiunturale del primo semestre 2016, elaborata dal Centro Studi Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) intervistando un panel di imprese tra le più rappresentative dei vari settori. Tutto il traffico aumenta: il trasporto su gomma ha segnato +3,1% in ambito nazionale e +5,4% nell’internazionale; il trasporto ferroviario è aumentato del 3,8%, mentre quello aereo del 5,8%. Relativamente al trasporto marittimo il risultato migliore è stato registrato dalle rinfuse solide con +11,5%, seguito dalle rifuse liquide e dal ro-ro con +4,9% e dai teu con +4,5%. Il transhipment, col solo porto di Gioia Tauro ha segnato +3,8%, mentre non è disponibile il dato di Cagliari. Relativamente alle spedizioni internazionali si sono registrati incrementi in tutti i comparti: mare +2,9%, aereo +2,3% e terrestre (strada e ferrovia) +2,1%. L’aumento del traffico rilevato dal campione dell’indagine è confermato dai dati autostradali (+4,9%), da quelli aeroportuali (+5,8%), dai valichi stradali (+4,2%), da quelli portuali (+4,5% Teu; +4,9% rinfuse liquide; +11,5% rinfuse solide; +4,9% Ro-Ro).


Ma il fatturato non cresce

Nonostante i buoni risultati di traffico, la maggioranza delle imprese interpellate di tutti i settori dichiara un aumento del fatturato inferiore all’aumento del traffico e il mondo spedizionieristico lamenta addirittura un calo del fatturato pur in presenza di un incremento del numero delle spedizioni. Per i vettori stradali il fatturato è aumentato del +2,5% nei trasporti nazionali e del +4,3% nei trasporti internazionali. Per gli spedizionieri il fatturato cala in tutti i comparti: -2,4% nelle spedizioni terrestri, -4,8 nelle spedizioni aeree e -2,1% in quelle marittime. Le aziende guadagnano percentualmente meno, coerentemente del resto con la linea piatta del PIL e con la situazione dei prezzi che permane deflazionistica. In realtà è in atto nel settore già da qualche anno un severo processo di selezione che espelle dal mercato le imprese più deboli e costringe le altre a ridurre sensibilmente i margini operativi. È notorio come il settore dell’autotrasporto si sia assottigliato in meno di due anni di 15.000 unità (-15%). Per le imprese di spedizione internazionale la flessione del fatturato è stata influenzata anche dalla forte depressione dei noli marittimi e aerei. Da rimarcare l’espansione continua del traffico dei courier (+7,2%) e la sensibile ripresa del traffico ferroviario (+3,8%) all’interno del quale Trenitalia rappresenta oggi circa il 60%. Peggiorano, anche se di poco, le aspettative degli operatori per la seconda metà dell’anno.

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