08/02/2017
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale si presenta, all’appuntamento recente della sua costituzione, con volumi di traffico in incremento. I porti di Napoli e Salerno registrano, nella loro somma, nel 2016 un aumento pari al 9,3% rispetto al 2015 nel settore del traffico container, passando da 797.608 teu movimentati nel 2015 a 872.053 del 2016.
A Napoli in aumento tutti i settori merceologici
Tutti i segmenti di traffico del porto di Napoli registrano risultati in incremento: dal traffico crocieristico alle merci varie, ai contenitori. Il totale delle merci movimentate nello scalo nel 2016 sono state 22.396.568 tonnellate, + 6,7% rispetto al 2015. Di queste, le rinfuse liquide sono state 5.224.316 (+ 8,7% rispetto al 2015), le rinfuse solide 6.103,835 ( +1,9% rispetto al 2015), le merci varie 11.068,417 ( + 8,5% rispetto al 2015).
Il settore del traffico contenitori registra l’incremento più elevato, con 483.481 contenitori in teu movimentati, il 10,3% in più rispetto al 2015.
A Salerno movimentati 13 milioni di merce
Il porto di Salerno mantiene nel 2016 il trend di crescita nel settore del traffico commerciale con 13 milioni di merci movimentate (+1,6% rispetto al 2015). Nel settore container, in particolare, si registra un incremento del + 8%, pari a 388.572 teu movimentati nel 2016. Il traffico degli autoveicoli è stabile, con una crescita dello 0,6%.
Le sfide del presidente Spirito
“I dati configurano una situazione di inversione di tendenza positiva nello scalo partenopeo e una costante crescita dello scalo salernitano- ha commentato il presidente Pietro Spirito - Questo andamento induce a ritenere ancor più necessari interventi di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture e dei servizi. Il piano operativo al quale stiamo lavorando punta, partendo dai risultati raggiunti, a definire le linee di sviluppo in un’ottica di integrazione tra interporti e sistema campano della portualità. Stiamo definendo un piano che superi l’ambito strettamente portuale per creare, così come richiesto dal Piano Nazionale della Logistica, un sistema campano competitivo nel Mediterraneo. L’integrazione tra traffici marittimi e terrestri costituisce la sfida logistica dei prossimi anni"
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