26/10/2016
Il Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori è chiamato – come
tutti gli anni – a stabilire l’entità della quota di iscrizione delle imprese per il 2017.
Una discussione che si inquadra in un contesto nel quale più che mai bisogna intervenire sulla
competitività.
Per Thomas Baumgartner, presidente ANITA, "il settore è vessato da oneri, lacci e lacciuoli che
non trovano eguali in altri Paesi europei e che rendono l’autotrasporto italiano ingessato e poco
competitivo. Perdiamo quote di mercato in Europa e rischiamo che la logistica e i trasporti
diventino sempre più prerogativa dei nostri competitori d'Oltralpe. La categoria sta discutendo proprio in questi giorni con i vertici del MIT le soluzioni più idonee
per favorire il recupero di efficienza e competitività degli operatori nazionali, in un mercato
sempre più complesso e dai confini sempre più ampi che in Italia è
gravato da maggiori oneri, sia in termini di costi che di regole: basti pensare ai costi per
immatricolare un autoarticolato in Italia, dove si spendono mediamente più di 1.500 euro tra IPT
e PRA, o alla distanza normativa in materia di sicurezza sul lavoro nei magazzini, o alla
normativa nazionale sulle merci deperibili, solo per citare alcuni esempi. Ogni risparmio, anche se piccolo, produce su grandi numeri una riduzione dei costi di esercizio
che ci fa fare un passo avanti nella sfida competitiva. Auspico pertanto che anche nella determinazione della quota di iscrizione all’Albo, le Associazioni di
rappresentanza si facciano responsabilmente carico della necessità di un segnale tangibile che
tenga conto dello scenario in cui operano le imprese e che al tempo stesso sia coerente con gli
obiettivi sulla regolarità e il miglioramento delle condizioni di esercizio delle imprese, da
realizzare nel 2017".
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