La fiera leader europea nel settore del beverage (ri)prende il via: succede dopo una pausa di quattro anni dovuta principalmente alla pandemia, calamità mondiale che ha fortemente rallentato il settore e impedito per così lungo tempo, di fatto, la diffusa conoscenza delle novità che hanno riguardato il comparto. L’evento fieristico tedesco - illustrato in una conferenza stampa che si è tenuta recentemente a Milano - è in calendario nella sede classica di Norimberga, si terrà da martedì 28 a giovedì 30 novembre prossimi e si pone l’obiettivo di offrire una gamma completa di prodotti e servizi per l’intera catena di processo grazie a circa 900 espositori posizionati all’interno di nove padiglioni che occupano una superficie espositiva pari a circa 40.000 metri quadri.
La “rinascita" è stata possibile grazie alla creazione di Yontex, acronimo che unisce le parole “You" e “Context", intento letterale e grafico evidente nella volontà di specificare al meglio il concetto di attenzione a un contesto ampio in modalità del tutto personalizzata. La nuova realtà è frutto di una joint venture tra NürnbergMesse e Messe München (che ne detengono la proprietà con una quota paritaria al 50%) e si occuperà della realizzazione dell’importante appuntamento riunendo le due rinomate società storicamente dedicate all’ampio mondo delle bevande: appunto BrauBeviale (dove a farla da padrone è la birra, ma con ampi margini espositivi dedicati anche alle altre bevande, a partire dal vino) e drinktec, che ha invece cadenza quadriennale e si tiene a Monaco di Baviera. Un accordo di partnership che, come ha spiegato il vicepresidente esecutivo della neonata società Petra Westphal, è stato possibile grazie a un motto preso a prestito da Walt Disney: “Se puoi sognarlo, puoi farlo", e si immagina non sia stato facile realizzare il sogno di unire fra loro due realtà fino a poco tempo fa assolutamente concorrenti.
Una vera e propria sfida visto che tutto questo è connotato da un contesto del settore
particolarmente difficile, a partire dal fatto che la crisi pandemica ha
comportato una successiva carenza di manodopera nel comparto della
ristorazione con effetti soprattutto sul segmento dei consumi fuori casa. Inoltre, l’ingente aumento dei costi di tutte le materie prime richiede
un elevato grado di flessibilità nella politica di approvvigionamento dei
produttori di bevande, a partire da quelli dei birrifici. Occorre anche tenere
conto dei requisiti attualmente pubblicati nel progetto di direttiva UE sugli
imballaggi e sui rifiuti da imballaggio (Packaging and Packaging Waste
Directive, PPWR) che saranno obbligatori a breve e che introducono nuove preoccupazioni
in termini di tempistica e attuazione, in particolare per quanto riguarda
l’elaborazione di strategie a breve termine.
I visitatori – ne sono previsti circa 50mila – avranno a disposizione le più avanzate pratiche per tutte le esigenze operative in merito alle tecnologie di processo e di imbottigliamento, con particolare attenzione riservata alle problematiche connesse agli imballaggi e alla logistica. A questo proposito è opportuno qui sottolineare che nel padiglione 4 sarà previsto un ampio spazio – in termini fisici, ma anche di approfondimento e dibattito - dedicato proprio al settore della logistica. Nel particolare, ben 15 espositori offriranno le loro soluzioni relative all’ottimizzazione della logistica che riguarda il beverage, e sono anche previsti tre momenti di discussione dedicati ai temi più pregnanti che toccano il settore logistico riferiti nel particolare a questo ambito specifico.
Tiziano Marelli