21/12/2018
Dopo una lunga azione portata avanti da ANITA con il ministero dei Trasporti al fine di rendere più efficiente la movimentazione delle merci nel nostro Paese, è oggi consentito anche in Italia installare nello sbalzo posteriore del veicolo il carrello elevatore, nel rispetto delle dimensioni ammesse dal codice della strada.
Tale possibilità, permessa da sempre nei vari Paesi comunitari, era stata in passato provvisoriamente concessa da parte del ministero dei Trasporti, ma dal 2008 una circolare ministeriale poneva termine a tale modalità operativa, che oggi viene finalmente ripristinata con una nota del 14 dicembre 2018 diretta agli uffici territoriali della Motorizzazione.
“E’ una notizia che ripaga pienamente le aspettative e che attendevamo da tempo – commenta Thomas Baumgartner, presidente di ANITA – in quanto pone le imprese italiane sullo stesso piano di quelle estere, che già da tempo utilizzano tale sistema. Siamo particolarmente soddisfatti anche per l’apertura dimostrata dai tecnici del ministero dei Trasporti, che hanno colto in pieno l’esigenza di rendere più efficiente la catena logistica e la distribuzione delle merci nel nostro Paese, colmando in questo modo il gap normativo esistente con gli altri Paesi europei e in particolare con Olanda e Germania, logisticamente più evoluti del nostro."
La circolare ministeriale fornisce le disposizioni tecniche per l’omologazione o l’approvazione in unico esemplare di tale allestimento ai sensi del Regolamento UN/ECE 58/02, che tratta dei dispositivi di protezione anti-incastro posteriore.
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