06/05/2025

Hupac: resilienza e innovazione al servizio del trasporto combinato europe

Nel 2024 Hupac ha movimentato circa 949.000 spedizioni stradali, equivalenti a 1.818.000 teu, con una flessione contenuta del 2,6% rispetto all’anno precedente. Il dato assume valore alla luce delle difficoltà operative incontrate su più fronti: interruzioni impreviste, cantieri non coordinati, saturazione della rete e aumento dei costi di energia e trazione.

Traffico transalpino stabile, ma il trasferimento modale è sotto pressione
Il traffico transalpino attraverso la Svizzera
– asse strategico per l’intermodalità europea – si è mantenuto sorprendentemente stabile (-0,2%), nonostante le interruzioni alla galleria di base del San Gottardo. Diversa la situazione sulle direttrici via Francia e Austria, penalizzate dalla chiusura della linea di Modane e da numerosi lavori infrastrutturali, soprattutto nel nord Italia.

«Queste condizioni operative difficili stanno minando la fiducia del mercato nella ferrovia – commenta Michail Stahlhut, CEO di Hupace rallentano il processo di trasferimento modale verso modalità più sostenibili».

Dati alla mano, dal 2022 i volumi del trasporto combinato sull’asse transalpino sono diminuiti del 9%, mentre il trasporto merci su strada è cresciuto del 4%. Il sistema ferroviario, in particolare quello tedesco, è oggi il collo di bottiglia principale per lo sviluppo del trasporto combinato.

Impatto ambientale concreto e misurabile
Nonostante le difficoltà, il contributo ambientale del trasporto intermodale resta significativo. Grazie alla sua attività, nel 2024 Hupac ha evitato l’emissione di circa 1,3 milioni di tonnellate di CO₂e, riducendo il consumo energetico di 15,5 miliardi di megajoule. In totale, 18 milioni di tonnellate di merci sono state trasferite dalla strada alla ferrovia.

Investire oggi per la ferrovia di domani: le proposte Hupac
Hupac sollecita un’azione politica decisa per affrontare le fragilità dell’infrastruttura ferroviaria europea. Tra le proposte chiave spicca lo sviluppo del cosiddetto “secondo corridoio dei 4 metri” sulla riva sinistra del Reno, lungo la direttrice Belgio–Metz–Basilea. Questo progetto, che include interventi sulle gallerie ferroviarie dei Vosgi, offrirebbe un’alternativa strategica alla linea del Gottardo, aumentando la resilienza della rete.

Altre misure proposte includono: l’adeguamento di binari di riserva a nord e sud delle Alpi; l’introduzione di locomotive ibride sulla linea Strasburgo–Wörth; la continuità degli incentivi al trasporto combinato oltre il 2030.

Strategia 2025: focus su resilienza e relazioni ad alta densità
Per affrontare le sfide del nuovo anno, Hupac adotterà un riorientamento strategico verso le relazioni a maggiore intensità di traffico, con l’obiettivo di garantire almeno 3-4 treni giornalieri per direzione su ciascuna tratta chiave. In parallelo, continua l’impegno verso l’innovazione, con investimenti in digitalizzazione, carri intelligenti, manutenzione predittiva e automazione dei terminal.

Un esempio concreto della capacità di risposta operativa è la navetta diesel attivata in Alsazia durante la chiusura della linea Reno nel 2024, che ha consentito di mantenere la continuità dei servizi nonostante le interruzioni.

In un’Europa che spinge verso la decarbonizzazione e fronteggia una grave carenza di autisti nel settore stradale, il trasporto combinato rappresenta una risorsa imprescindibile. Per Hupac, però, la sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella operativa ed economica.

«Solo con infrastrutture affidabili e una pianificazione integrata sarà possibile consolidare il trasferimento modale e rendere la ferrovia la vera dorsale del trasporto merci europeo», sottolinea Hans-Jörg Bertschi, presidente del consiglio di amministrazione.

 

HUPAC 2024 – CIFRE CHIAVE

Traffico totale movimentato
949.000 spedizioni stradali
1.818.000 TEU
-2,6% rispetto al 2023

Traffico transalpino via Svizzera
Stabile a -0,2%
In calo via Francia e Austria

Sostenibilità ambientale
1,3 milioni di tonnellate di CO₂e evitate
15,5 miliardi di megajoule risparmiati
18 milioni di tonnellate trasferite dalla strada alla ferrovia

Impatto infrastrutturale
1.600 cantieri su rete tedesca
Interruzioni critiche a Modane, Gottardo e nord Italia

Proposte chiave per il futuro
Secondo corridoio dei 4 metri (Belgio–Metz–Basilea)
Adeguamento binari di riserva
Locomotive ibride Strasburgo–Wörth
Prolungamento incentivi oltre il 2030

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