Nuovi investimenti per 32 miliardi di euro sono previsti nel disegno di legge di bilancio 2022-24 per potenziare e modernizzare le infrastrutture e la mobilità nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Complessivamente, circa 16 miliardi di euro sono destinati al trasporto ferroviario, circa 9 miliardi al miglioramento delle infrastrutture stradali, circa 7 miliardi ad interventi per la mobilità sostenibile, specialmente nei centri urbani, e circa un miliardo ad altre finalità.
Si tratta di misure coerenti con i principi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e che consentono di prolungare anche nella seconda parte del decennio lo sforzo previsto fino al 2026 con i fondi del Next Generation Eu. A questi si aggiunge un incremento strutturale per il fondo trasporto pubblico locale (1,3 miliardi nei prossimi 5 anni), fermo da molti anni, che consentirà un aumento e un miglioramento dei servizi per i pendolari. È poi previsto un rifinanziamento per 100 milioni di euro del fondo adeguamento prezzi per fronteggiare i forti rincari dei prezzi delle materie prime nel settore delle costruzioni di opere pubbliche.
“La maggior parte delle risorse assegnate al Mims in conto capitale è destinata a investimenti per migliorare la sicurezza, la sostenibilità e la resilienza di strade, ferrovie e strutture idriche, per favorire la mobilità nei grandi centri urbani e per colmare alcuni ritardi storici della rete nazionale dei trasporti - ha commentato con soddisfazione il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini - I nuovi progetti si pongono in continuità con il Pnrr, garantendo una solida prospettiva di sviluppo degli investimenti pubblici in infrastrutture e mobilità sostenibile anche oltre il 2026 e assicurando i finanziamenti necessari a realizzare le opere commissariate nel corso di quest’anno".
Tra le novità del ddl di bilancio si segnala l’istituzione del Fondo per l’attuazione della strategia europea ‘Fit for 55’, il pacchetto normativo della Commissione europea contro la crisi climatica, volto a ridurre le emissioni di gas climalteranti di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il fondo ha una dotazione complessiva di 2 miliardi di euro e prevede investimenti per la transizione ecologica dei diversi comparti dei trasporti. Il fondo finanzierà interventi per il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale, l’acquisto di treni a idrogeno sulle linee ferroviarie non elettrificate, la realizzazione di ciclovie urbane e turistiche, lo sviluppo del trasporto intermodale su ferro, l’adozione di carburanti alternativi per l’alimentazione di navi e aerei e il rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto. Al fine di promuovere la mobilità sostenibile attraverso la ‘cura del ferro’ nelle grandi aree urbane sono poi previsti investimenti per 3,7 miliardi per l’estensione delle reti metropolitane nelle città di Torino, Milano, Genova, Roma, Napoli e un ulteriore miliardo è destinato a completare il finanziamento di progetti per il trasporto rapido di massa.
Una seconda importante novità è l’assegnazione di 5 miliardi di euro a interventi di velocizzazione sulla linea ferroviaria ‘Adriatica’, così da ridurre i tempi di percorrenza per i cittadini e aumentare la capacità di trasporto delle merci, nella logica della creazione di un secondo corridoio strategico, accanto a quello Tirrenico, della rete core europea Ten-T. Si tratta di un intervento che riguarderà l’intera linea Bologna-Lecce e consentirà di migliorare i collegamenti tra il Nord e il Sud del Paese.
Per il settore stradale il ddl di bilancio stanzia 2,1 miliardi di euro per programmi di manutenzione straordinaria e adattamento ai cambiamenti climatici delle strade di regioni, province e città metropolitane. Per potenziare la “Tirrenica" - progetto fermo da molti anni e necessario per la messa in sicurezza e il miglioramento della mobilità nelle regioni interessate (Lazio, Toscana e Liguria) - sono previsti investimenti per 200 milioni di euro e altrettanti sono destinati a contribuire alla realizzazione dell’autostrada Cispadana, che interessa la Regione Emilia-Romagna. Un importante intervento, del valore di un miliardo, è poi previsto per i programmi di messa in sicurezza e riqualificazione dell’autostrada A24-A25 (Roma-Pescara e Roma-Teramo), già destinataria di ingenti risorse nell’ambito del Pnrr.
Nelle tabelle di bilancio del Mims sono previste ulteriori risorse per investimenti nella sostenibilità e resilienza delle infrastrutture. In particolare, vengono stanziate risorse per tre contratti di programma: due con Rete Ferroviaria Italiana per complessivi 10,8 miliardi di euro finalizzati al miglioramento della rete ferroviaria (circa 5,7 per la parte investimenti e 5,1 miliardi per la parte servizi) e uno con l’Anas per 4,5 miliardi.