31/05/2018
L’e-commerce italiano mantiene le promesse e proseguirà la sua crescita
anche nel 2018 con un valore degli acquisti online che arriverà a quota 27 miliardi, +15% rispetto al
2017.
Gli acquisti e-commerce di prodotti guadagneranno sempre più terreno facendo registrare un tasso
di crescita quattro volte superiore ai servizi, mentre il ruolo dello smartphone diviene sempre più
centrale: un terzo degli acquisti online sarà effettuato attraverso dispositivo mobile e per alcuni
merchant l’incidenza degli acquisti da questo device supera i due terzi.
Nel bel mezzo della tempesta perfetta dell’e-commerce
“La crescita del mercato online prosegue in maniera lineare rispetto al 2017, ma dietro a questo
trend si cela un forte cambiamento: le nuove tecnologie hanno modificato significativamente i
comportamenti dei consumatori, i modelli di business e i processi di vendita segnando una nuova
era del retail e dell’economia globale - spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm - Siamo nel
mezzo della tempesta perfetta dell’e-commerce, uno tsunami tecnologico che cambia e accelera
continuamente il quadro competitivo. L’omnicanalità è diventata il centro della strategia per gran
parte delle imprese, a prescindere dal settore e dalla tipologia di prodotto. Collegare e integrare il
web con il mondo fisico è prioritario per i retailer, ma anche per gli intermediari della filiera e per le
aziende produttrici che devono far fronte a una nuova tipologia di consumatore sempre connesso,
l’onlife consumer. I dati 2018 ci rivelano che il digitale è entrato nella sua fase di rivoluzione, con
impatti importanti sullo scenario di mercato e sugli assetti competitivi".
Prospettive rosee per il mercato online in Italia
Le previsioni per il 2018 rivelano che la domanda e-commerce sarà trainata dai prodotti e in
particolare da quei settori ormai definiti storici che crescono con un ritmo più vicino alla media: informatica ed elettronica (+18%) con 4,6 miliardi di euro, abbigliamento (+21%) che passa da 2,4
miliardi nel 2017 a circa 3 miliardi nel 2018, l’editoria (+25%) con 1 milione di euro. I settori che da
qualche anno vengono connotati come emergenti segnano, invece, performance superiori: food & grocery (+34%) che passa da 0,83 miliardi di euro del 2017 a 1,1 miliardi, beauty (+29%) con quasi
430 milioni, arredamento e home living (+44%) a quota 1,26 miliardi, auto e ricambi (+26%) che
sfiorano i 610 milioni.
Lo sviluppo prosegue anche per quanto riguarda i servizi, seppur a ritmi meno sostenuti: sia il
settore turismo e trasporti (9,7 miliardi di euro) che quello delle assicurazioni (oltre 1,3 miliardi di
euro) crescono del 5%.
Canale digitale in crescita costante
La crescita dell’e-commerce nel 2018 ha come conseguenza il graduale cambiamento del
comportamento d’acquisto degli italiani che si spostano sempre più sul canale digitale: se nel 2017
si rilevava un’incidenza del 5,6% sul totale del retail, nel 2018 ci si aspetta possa raggiungere il 6,5%.
La quota ad appannaggio dei negozi fisici rimane di assoluta maggioranza (oltre il 90%), ma questo
dovrà portare sempre più le aziende a ripensare il proprio processo di vendita in ottica di
omnicanalità. Nel 2018 l’eCommerce cresce e incide ormai per il 6,5% sull’acquistato dagli italiani – dallo 0,7%
dell’alimentare al 25% dell’informatica ed elettronica o al 32% di turismo e trasporti – ed è quindi
un canale sempre più importante, in sé e nella sua componente di interazione con gli altri canali
“fisici". La crescita del mercato corrisponde ad un più maturo assetto dell’offerta, testimoniato dallo
sviluppo online di alcuni settori “emergenti - come alimentare, giocattoli, automotive,
arredamento - e dal radicamento fisico nel nostro paese di diversi operatori internazionali con
strutture commerciali e logistiche. Rimane tuttavia la netta impressione che una parte importante
delle imprese tradizionali non abbia ancora compreso la rilevanza della posta in gioco come
dimostra il fatto che il 78% del mercato di prodotti è appannaggio di imprese nate per operare
online, le Dot Com.
L'incidenza del cosiddetto "fattore logistica"
"Il fattore “logistica" – e in particolare la logistica ultimo miglio – emerge sempre
più come un formidabile fattore critico di successo – con molta sperimentazione su modelli
alternativi - e come un importante tema di complessiva sostenibilità dell’eCommerce – con oltre
230 milioni di consegne in Italia previste nel 2018, ossia quasi 1 milione di consegne al giorno" ha
commentato Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation
della School of Management del Politecnico di Milano.
Cina primo Paese per volume di vendite
L’aumento del numero di eshopper
a livello mondiale è
inarrestabile: le persone che
utilizzano il web per
effettuare acquisti sono
passate da 1,66 miliardi del
2016 a quasi 2 miliardi nel
2018, e si prevede che entro il
2022 arriveranno a superare i
2,5 miliardi.
Anche le vendite online
seguono questo trend: nel
2017 hanno superato i 2.300
miliardi di dollari, e si stima
che nel 2018 sull’online
verranno effettuati acquisti
per un valore di oltre 2.800
miliardi (con un tasso di crescita annuo del +23%), arrivando nel 2021 a 4.878 miliardi. La Cina è il primo paese per
volume di vendite
online con quasi 700
miliardi di dollari
registrati nel 2017,
seguito da Stati Uniti
(438 miliardi), e Regno (196,3 miliardi).
Gli italiani guardano al prezzo conveniente
Il contesto nazionale
incide anche sulle le
motivazioni che
spingono ad acquistare online: nel Regno Unito, dove l’e-commerce è già consolidato, la ragione
principale che spinge il consumatore a effettuare l’acquisto è la comodità (indicata dal 48% degli
intervistati); in Paesi come Francia e Germania in cui il commercio elettronico è ancora in una fase
di sviluppo intermedio l’assortimento
(24% in entrambi i
paesi) è la ragione
principale. In Italia
chi sceglie il canale
online per
acquistare lo fa
soprattutto in virtù
dei prezzi ritenuti
più convenienti
(ragione indicata
dal 49% del
campione).
Nel nuovo quadro
competitivo anche
la logistica gioca un ruolo fondamentale: per tre quarti dei consumatori qualità e ampiezza dei
servizi di consegna e di gestione del reso sono cruciali nelle scelte di acquisto. I servizi attuali
soddisfano la quasi totalità (98,2%) degli utenti, ma le sfide del futuro riguardano lo sviluppo dei
servizi di prossimità, l’accrescimento della velocità di consegna, i servizi di gestione del last mile e
il recapito attraverso droni e robot.
Anche le fonti di ispirazione per gli acquisti online stanno cambiando e gli anticipatori di questa
trasformazione in Italia sono i millennial: un pubblico connotato da forte famigliarità con la
tecnologia e che utilizza dispositivi mobile per soddisfare tutte le proprie esigenze, trovando spunti
ispirazionali sui social network, webzine e app.
Mobile centrale anche nello sviluppo dell'omnicanalità
Nell'esperienza d'acquisto del consumatore, i dispositivi mobile giocano un ruolo sempre più
rilevante. La connessione a internet disponibile in ogni momento e in ogni luogo, la condivisione
delle esperienze, la virtualità che aumenta l’interazione col cliente sono fattori che hanno
modificato il quadro competitivo e i grandi player del settore tecnologico hanno posto al centro
della loro strategia di crescita il device mobile. Tanto da divenire sempre più utilizzato anche per
effettuare transazioni.
Il mobile sarà sempre più centrale anche nello sviluppo dell’omnicanalità, in una nuova fase in cui
l’offerta d’acquisto supera la dicotomia fisico-virtuale a favore di un’integrazione sempre maggiore
tra online e offline. Il negozio rimane essenziale nel processo d’acquisto e il personale dovrà
sviluppare la capacità di fare da ponte tra il mondo digitale e quello fisico, mettendo al centro le
informazioni sul prodotto e sulle sue disponibilità. Il consumatore è la figura chiave di questa
evoluzione e la sua esperienza di onlife commerce, in cui l’acquisto rappresenta soltanto una parte
di un processo conversazionale più ampio con il brand e il venditore, sarà resa ancora più personale
dai big data e da algoritmi intelligenti che riconoscono i comportamenti e permettono di creare
offerte coerenti a essi, soddisfacendo appieno le crescenti aspettative dell’utente.
Nuovi modelli e nuove opportunità per le imprese italiane
Negli ultimi anni l’e-commerce è stato il principale acceleratore delle Big Tech Company, che nel
2017 hanno raggiunto i 648,74 miliardi di dollari di fatturato e occupato le prime cinque posizioni
nel mercato azionario. “C’è uno spazio eccezionale per le imprese che saranno in grado di
distinguersi - aggiunge Liscia - La differenziazione è l’anima di questa digital revolution e i
nuovi modelli emergenti stanno portano sul mercato prodotti e servizi che si caratterizzano per
un’elevata personalizzazione. Si tratta di una grandissima opportunità anche per le imprese italiane,
ricche di creatività, capaci di raccontare il prodotto e renderlo emozionale. Il mercato sta andando
proprio in questa direzione, premiando la creazione di esperienze uniche e a misura di ogni singolo
consumatore".
A imprenditori e manager spetterà il compito di cavalcare la rivoluzione digitale, non solo
trasformando la loro impresa attraverso l’utilizzo di tutte le tecnologie disponibili e la creazione di
nuove competenze, ma promuovendo una nuova forma di cultura fondata su innovazione e
sperimentazione, con spirito autocritico per rimettersi in discussione e disegnare il proprio futuro,
sapendo ogni giorno di dover sviluppare nuove conoscenze e capacità.
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