26/07/2021

Export lombardo ed effetti covid: ecco cosa emerge dal report di Confindustria Lombardia

Dal 2009, Confindustria Lombardia, in collaborazione con le sue Associazioni socie, e avvalendosi delle competenze del Centro Studi di Assolombarda, realizza un’indagine sull’internazionalizzazione delle imprese lombarde.


L'Indagine 2021 dal titolo “Gli effetti della pandemia negli scambi globali delle imprese lombarde" è stata realizzata da Confindustria Lombardia, in collaborazione con Sace, Agenzia ICE e ISPI, con il già citato coordinamento scientifico del Centro Studi di Assolombarda e con il coinvolgimento delle altre Associazioni territoriali socie, ovvero Confindustria Bergamo, Confindustria Brescia, Confindustria Como, Associazione Industriali Cremona, Confindustria Lecco e Sondrio, Confindustria Alto Milanese, Confindustria Mantova, Unione degli Industriali della Provincia di Varese.


Le informazioni contenute nel report sono state raccolto presso 1.256 imprese manifatturiere lombarde internazionalizzate associate al sistema Confindustria e l’indagine include un focus sugli effetti della pandemia da Covid-19.


Mappando la forza e la capacità delle imprese lombarde nel presidiare i mercati esteri, lo studio si propone di essere uno strumento utile alle istituzioni e ai diversi player del territorio per meglio orientare le politiche regionali dedicate a rafforzare la capacità del sistema produttivo lombardo nell’essere competitivo a livello globale. 


Il rapporto 2021 è stato – come era prevedibile - dedicato agli impatti della pandemia Covid-19 sugli scambi commerciali con i Paesi esteri e alle strategie messe in campo dalle imprese lombarde per fronteggiare l’eccezionalità della situazione nella quale si sono trovate e le conseguenti criticità. 


L’analisi mostra un’eredità pesante della pandemia nel 2020 (è di 13,5 miliardi la perdita di export regionale in un anno, l’equivalente di -10,6% nel 2020 rispetto al 2019). Nonostante questo, il sistema produttivo della regione ha dimostrato grande capacità di reazione, anche se la ripartenza è a diverse velocità a seconda di imprese e settori. 


Gli effetti della pandemia si sono certamente evidenziati in termini di fatturato, ma la maggior parte delle imprese dichiara di non aver perso quote di mercato rispetto ai competitor internazionali e ritiene di poter recuperare la quota di fatturato realizzata all’estero pre-Covid nel corso del 2021, a dimostrazione del fatto che il canale estero rappresenta un driver imprescindibile per la crescita. 


Un fattore importante che viene rilevato riguarda lo sforzo attuato dalle imprese di mantenere la propria quota di mercato nel primo paese di vendita, tendenzialmente localizzato in Europa, mostrando quindi una tendenza a ottimizzare le energie e a cercare di accorciare la propria filiera come misura per limitare i rischi legati alla situazione provocata dalla pandemia. 


Si tratta di un processo nuovo sul quale porre attenzione e che mostra come il sistema imprenditoriale lombardo stia cercando nuove strade per riposizionarsi e per rafforzare la propria competitività. 

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