26/07/2021

Giovannini crea commissione per verificare la sicurezza di ponti e viadotti

Per migliorare la sicurezza di strade e autostrade attraverso un attento monitoraggio su ponti e viadotti, che in molti casi hanno più di cinquanta anni, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha istituito una commissione di alto profilo tecnico che dovrà definire i criteri per le verifiche e gli interventi di manutenzione da effettuare sulle strutture dei ponti in calcestruzzo armato precompresso e ordinario.

 

 

“In Italia un numero significativo di ponti, viadotti e altre opere stradali è datato indietro nel tempo, è stato realizzato oltre 50 anni fa - ha spiegato Giovannini illustrando gli obiettivi della commissione - Oggi è necessario procedere a un aggiornamento dei criteri e delle modalità per eseguire i controlli e la manutenzione. Migliorare la sicurezza delle opere stradali anche in considerazione delle nuove tecniche di costruzione e di monitoraggio è una priorità del Mims, anche a fronte degli eventi atmosferici di grande portata che si stanno verificando sul pianeta e che sono il chiaro segnale di cambiamenti climatici in atto".

 

 

La commissione, presieduta dall’ingegner Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici e composta da professionalità tecniche di comprovata esperienza del settore delle costruzioni, è incarica di procedere a un’ampia attività di valutazione tecnico-ingegneristica sulle modalità di esecuzione delle indagini che possono essere effettuate per valutare lo stato di conservazione di ponti e viadotti realizzati nel secolo scorso in cemento armato, sulle possibili modalità per interventi di manutenzione, sulle opportunità fornite dalla evoluzione dei materiali e delle tecniche di monitoraggio delle opere strutturali. La stessa commissione dovrà elaborare i criteri per predisporre un piano straordinario con cui migliorare la resilienza delle infrastrutture viarie.

 

 

Il piano servirà alla individuazione di moderne tecniche per il consolidamento delle opere d’arte esistenti o per la ricostruzione di infrastrutture viarie da realizzarsi con tecniche che tengano conto dei possibili eventi ambientali, idrogeologici, sismici e climatici. Entro tre mesi dal suo insediamento la Commissione fornirà al ministro una relazione sulle attività eseguite e le relative conclusioni.

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