16/11/2022

La logistica ha bisogno di regole, anche nuove

Ecco il testo integrale della relazione del presidente di Assologistica intervenuto al convegno di apertura organizzato dall'Osservatorio Gino Marchet dal titolo Investimenti e collaborazione: la Logistica guida la sfida della capacità".


Buongiorno, è davvero un piacere tornare qui a un anno dal mio primo intervento e confermare quanto sia onorato di rappresentare questo settore. Un settore che dimostra, e anche oggi se ne è avuta conferma, una straordinaria capacità di innovare, di adeguarsi, ma soprattutto di crescere qualitativamente e quantitativamente.

 

Abbiamo scherzato con gli organizzatori dell’evento odierno (che ringrazio) sul titolo del mio intervento: il tema della discussione infatti non sarà la legalità, perché - come ho già detto e lo ribadisco - la legalità non è in discussione, non è un tema. Occorre invece confrontarsi sulle regole. Le regole in un percorso civile vanno condivise tra le parti e rispettate.

 

La logistica è un settore che negli ultimi anni è cresciuta vertiginosamente, questo ha comportato che la realtà del lavoro si sia sviluppata senza che le regole che la sottendono abbiamo avuto parimenti un'adeguata riformulazione. In questa carenza di regole si annidano i maggiori rischi innanzitutto per le imprese, per le aziende connesse e anche per i lavoratori.

 

Proprio con questa consapevolezza abbiamo predisposto una serie di progetti e suggestioni, che abbiamo presentato al precedente governo e che continueremo a proporre anche a quello appena insediato.

 

Penso alla legge sui pallet, alla modifica del codice civile, al progetto “cruscotto", nato proprio sulla base delle evidenze emerse nel corso di questo evento nell'edizione della scorso anno. Un impegno quello di Assologistica, quindi, principalmente riferito a sgombrare il campo da quelle incertezze o peggio inadeguatezze che la naturale evoluzione del mercato ha generato, anche a livello giuslavoristico.

 

E’ un impegno che ci siamo assunti e che vogliamo condividere per quanto possibile anche con le altre rappresentanze datoriali, cogliendo gli spunti che  ci uniscono, ma è un impegno che chiediamo anche alle rappresentanze confederali dei lavoratori.

 

L'ultimo rinnovo contrattuale è avvenuto solo per la parte economica: gli aspetti retributivi sono un tema che può essere giusto e legittimo affrontare. Tuttavia non cogliere l'esigenza di modernizzare i contenuti del contratto significherebbe abdicare al nostro ruolo di rappresentanza di una filiera che cresce e che ha bisogno degli strumenti per farlo.

 

Il tema delle norme che possono consentire agli operatori della supply chain in tutte le loro declinazioni di crescere è decisamente vasto: non dimentichiamo, ad esempio, il tema dell'immobiliare logistico, che positivamente sarà oggetto degli incontri nel pomeriggio, un tema che ci sta particolarmente a cuore. L'immobiliare è l'hardware su cui si sviluppa l'applicazione logistica. Anche in questo caso la normativa attuale è antiquata è ampiamente inadatta.

 

Ci troviamo quindi ad affrontare un momento di grande crescita, di grandi opportunità, di grandi sfide. Il mercato della logistica sta cambiando: nuovi operatori approcciano nuovi mercati sostituendosi ai propri tradizionali fornitori inglobandoli, ma soprattutto siamo di fronte all'esordio di un'epoca nuova.

 

Il cambio di paradigma energetico comporterà significativi stravolgimenti nel sistema industriale delle due principali economie europee: la Germania e l'Italia, Paesi che hanno basato nell'ultimo secolo gran parte delle loro economie sulla tecnologia del motore termico. Le scelte compiute raccontano e racconteranno un'altra storia, materie prime semilavorati e prodotti finiti, centri di produzione e quindi catene logistiche andranno ripensate. Sfide imponenti e che solo con la condivisione tra committenza e logistica potranno essere affrontate e gestite.

 

Questo è il percorso che come Assologistica intendiamo proseguire, forti della nostra storia di 75 anni, con tutti voi!

 

 

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