Tre anni di collaborazione tra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e Politecnico di Milano per migliorare manutenzione e gestione delle infrastrutture oltre che per lo sviluppo della connettività del Paese. E’ quanto prevede l’accordo firmato tra il ministro Paola De Micheli e e il rettore del prestigioso ateneo Ferruccio Resta, accordo che prevede lo stanziamento ministeriale di circa 2 milioni di euro A coordinare le attività sarà Giuseppe Catalano, responsabile struttura tecnica di missione del MIT, mentre il responsabile scientifico è Giovanni Azzone dell’ateneo milanese.
“In Italia abbiamo tanti luoghi della competenza come il Politecnico di Milano che ci permettono di essere un grande Paese industriale. Il ministero oggi promuove un'iniziativa innovativa che ho fortemente voluto e che ci consente di condividere le conoscenze già sviluppate dal Politecnico con quelle del nostro dicastero, attraverso un interscambio di esperienze. Con questa intesa trasformiamo inoltre la nostra visione di ruolo sociale delle infrastrutture in opportunità formative per tanti giovani studenti. A partire dal nostro piano sulla qualità dell'abitare, dall'approccio sul tema infrastrutturale che si propone di valorizzare tutta la tecnologia finalizzata alla sicurezza. E poi c'è la grande sfida della sostenibilità ambientale. Abbiamo fame di risorse umane e di competenze all'altezza e il Politecnico può rispondere a questo bisogno di tutto il mondo delle infrastrutture e dei trasporti, ancora di più dopo la dura prova dell'epidemia", ha affermato De Micheli.
“Garantire al Paese un’infrastruttura moderna è una priorità. L’accordo risponde alle esigenze di ammodernamento e di innovazione necessarie a garantirci una porta d’accesso all’Europa, a rendere il sistema italiano competitivo, a dare risposte ai cittadini in termini di servizi, sicurezza e vivibilità. Analisi, progettazione e sperimentazione di soluzioni innovative sono i capisaldi dell’intesa per la quale il Politecnico di Milano mette a disposizione le proprie competenze, consapevole del ruolo e dell’impatto che ricerca e innovazione possono avere sullo sviluppo del territorio", ha commentato Resta.
L'accordo è stato siglato dal ministro De Micheli e il rettore Resta
Il progetto si svilupperà secondo quattro macro aree strategiche. Vediamole:
Rinascita urbana (responsabile scientifico Stefano Boeri, Politecnico di Milano)
L’obiettivo dell’area è quello di analizzare il quadro complessivo della rigenerazione urbana (obiettivi, impatto e copertura finanziaria), comprendendone le relazioni con il territorio nazionale e monitorandone l’attuazione.
Monitoraggio dei piani di manutenzione di lungo periodo per ponti, viadotti e gallerie (responsabile scientifico Marco Belloli, Politecnico di Milano)
L’obiettivo è definire le linee guida per la progettazione di sistemi di monitoraggio delle infrastrutture viarie (ponti, viadotti e gallerie) e per la standardizzazione dei sistemi di analisi, trasmissione e mantenimento dei dati. Saranno definite le modalità di come tali strumenti potranno essere introdotti nelle buone prassi di manutenzione.
Sperimentazioni nel settore smart road e veicoli autonomi e connessi (responsabile scientifico Francesco Braghin, Politecnico di Milano)
Saranno analizzate le potenzialità in termini di sicurezza e impatto ambientale delle smart road, della mobilità elettrica e dei veicoli autonomi e connessi con l’obiettivo di definire progetti pilota nelle varie realtà urbane del territorio nazionale.
Analisi dei piani e programmi strategici di investimento per le infrastrutture di trasporto e logisticae la verifica di coerenza con i programmi e le iniziative Europee (responsabili scientifici Pierluigi Coppola e Fabio Pammolli, Politecnico di Milano)
Il fine è analizzare il quadro di sviluppo delle infrastrutture (obiettivi, impatto e copertura finanziaria), monitorarne l’attuazione e comprenderne le connessioni con il prospetto evolutivo continentale.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, coerentemente con gli indirizzi del Governo e con il green new deal europeo, intende perseguire una nuova strategia di crescita fondata sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le sinergie con il mondo accademico, attraverso il sostegno alla ricerca e alla formazione degli studenti, sono un elemento fondamentale di questa strategia. Tra le finalità dell’intesa c’è infatti il finanziamento di assegni di ricerca, borse di dottorato e borse per ricercatori di livello A, in modo da potenziare l’attività scientifica del Politecnico e le ricadute sul Paese, in particolare sui temi connessi a logistica e infrastrutture green.