13/03/2017

Monaco, a maggio (9-12) torna transport logistic all'insegna dell'e-mobility

Una delle protagoniste della prossima edizione di trasport logistic, una delle maggiori fiere di settore in programma a Monaco di Baviera (Germania) dal 9 al 12 maggio, sarà la mobilità elettrica. Nel programma collaterale della manifestazione l’elettromobilità godrà infatti di vari appuntamenti (www.transportlogistic.de/rahmenprogramm.html): mercoledì 10 maggio, l’Istituto Fraunhofer di Movimentazione e Logistica (IML) parlerà di “Elettromobilità nella logistica: stato attuale, potenzialità, limiti e sviluppi". Nella stessa giornata, l’associazione delle aziende di trasporto tedesche dibatterà del tema: “Digitalizzazione—Automazione—Elettromobilità. Come si può rendere il trasporto ferroviario più ecologico e produttivo?"



Importante appoggio del Governo tedesco: Attualmente gli incentivi governativi sono riservati a chi acquista auto elettriche con un costo fino a 60.000 euro. Ma il potenziamento promesso dell’infrastruttura di ricarica (sono già stati stanziati 300 milioni di investimenti) porterà benefici anche ai camion elettrici. Uno dei campi di impiego dei veicoli commerciali a basse emissioni potrebbe essere la logistica cittadina, perché rumore, emissioni e congestione del traffico rappresentano un problema per molti centri urbani.


E-mobility non solo più pulita, ma anche più risparmiosa: Nell'ambito del progetto ELMO, l’Istituto Fraunhofer di Movimentazione e Logistica (IML) di Dortmund ha analizzato i veicoli elettrici utilizzati per il traffico commerciale nelle aree urbane fra il 2011 e il 2015. Il responsabile del progetto, Sebastian Stütz, riassume così i risultati: "In termini di costi di esercizio, raffrontando elettricità e carburante, le consegne hanno un costo nettamente inferiore". Si parla di risparmi del 60-65%, dovuti soprattutto al fatto che i motori elettrici sono molto più efficienti di quelli a combustione e l'elettricità è meno tassata rispetto al gasolio. Anche le tasse di circolazione per i veicoli elettrici sono inferiori e inoltre non sono previsti pedaggi o altre imposte legate all’inquinamento. 

 

Quel circolo vizioso da stoppare: Molte aziende di trasporto si fanno però spaventare dai costi di acquisto elevati, che derivano dal fatto che attualmente le grandi case non producono camion elettrici veri e propri, bensì convertono ed elettrificano i modelli a gasolio in piccole serie. Aggiungendo il costo del componente più caro, cioè la batteria separata, l'investimento arriva a numeri con sei cifre. Inoltre la rete di servizi è ancora molto limitata. Se la domanda aumentasse, le grandi case automobilistiche sarebbero incoraggiate a produrre modelli in serie a costi accessibili, che a loro volta alimenterebbero ulteriormente la domanda. "È la classica storia dell’uovo e della gallina - dice Stütz - Non appena questo circolo vizioso verrà sbloccato, l’elettromobilità decollerà anche nel comparto dei camion". Secondo Stütz i progressi tecnologici delle batterie in particolare potrebbero abbattere i costi delle batterie stesse e quindi dei veicoli.

 

 

Successo dei mezzi elettrici nelle brevi distanzeL’Istituto Fraunhofer ha rilevato che, al momento, un camion da 7,5 tonnellate con motore elettrico ha un'autonomia non superiore a 150 chilometri, con prestazioni estremamente variabili in base alla temperatura ambiente. Su brevi distanze, nel trasporto locale e regionale, corrieri e servizi espressi utilizzano già da tempo furgoni elettrici con successo. In questo segmento, la gamma di modelli è sempre più ampia e tutte le grandi case automobilistiche sono presenti. Con tutti i dubbi leciti e i problemi che restano da risolvere per l’utilizzo di veicoli elettrici commerciali, c'è ancora molto spazio per nuove idee e visioni.

 

 

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