20/06/2022

Premiate le strategie ”verdi” di Goodman Europe

La società diventa il primo sviluppatore immobiliare logistico a livello mondiale a ottenere dalla Science Based Targets initiatives (SBTi) l’approvazione dei propri obiettivi volti a contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5°C e relativi alle emissioni Scope 1, 2 e 3.


Un forte impegno, in linea con l'accordo di Parigi e con le raccomandazioni dell'IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), che si concretizza nell’identificazione di obiettivi per la lotta al cambiamento climatico volutamente ambiziosi e costruiti su basi scientifiche.


Tali obiettivi sono stati validati da SBTi, una partnership tra i maggiori organismi internazionali impegnati nella lotta al riscaldamento globale quali il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI), il World Wildlife Fund (WWF) e il Carbon Disclosure Project (CDP). Si tratta di un riconoscimento molto importante per Goodman, che opera in Europa, Asia, America e Oceania e ha un approccio globale alla sostenibilità.


Il gruppo ha inoltre varato una sustainability strategy basata su obiettivi scientifici a breve e lungo termine legati ai criteri mondiali ESG che prevedono espressamente la riduzione delle emissioni di carbonio. Le altre aree di attenzione identificate da Goodman riguardano la posizione e la circolarità dei propri immobili, la promozione della biodiversità e lo sviluppo di ambienti a misura d’uomo.


Gli obiettivi di Goodman verso il 2030 Goodman Europe ha scelto di concentrarsi sulle emissioni dirette e indirette, nell’ottica di dare un apporto reale e ambizioso alla lotta contro il cambiamento climatico. Gli impegni di Goodman approvati da SBTi prendono come anno di riferimento il 2019 e riguardano la riduzione delle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3, che classificano le diverse tipologie di emissioni.


Per i primi due ambiti, che racchiudono le emissioni generate dalle attività aziendali come i viaggi dei dipendenti e il consumo energetico degli uffici, l’obiettivo di riduzione è del 70% entro il 2030. Lo Scope 3, invece, rappresenta il target più impegnativo, perché riguarda tutte le altre emissioni indirette relative alle attività aziendali, come quelle legate alla costruzione e al consumo energetico degli edifici in gestione. Goodman mira a ridurre le emissioni di Scope 3 del 55% entro il 2030: un obiettivo ambizioso, considerando che queste emissioni generalmente rappresentano la grande maggioranza dell’impronta di carbonio di un’azienda.

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