01/10/2020

Trasporto via mare strategico per il commercio mondiale

SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) ha presentato oggi il settimo rapporto annuale “Italian Maritime Economy" presso la Stazione Marittima di Napoli nel corso della Naples Shipping Week, manifestazione internazionale sui temi della portualità, dello shipping e della logistica di cui SRM è partner.



Il rapporto 2020 analizza gli impatti della pandemia covid-19 sul nostro sistema logistico-marittimo e i vari aspetti con cui il fenomeno si sta manifestando: accadimenti importanti come le blank sailing, lo slow steaming, la riduzione dei passaggi del canale di Suez, la nuova configurazione dei traffici mondiali, i trend più recenti dei flussi marittimi del commercio internazionale. Questa settima edizione è dedicata però a fornire anche una visione strategica su quali potranno essere, per il futuro, i driver e i modelli portuali che offriranno alle nostre infrastrutture più resilienza agli shock economici e sanitari come ad esempio l’intermodalità e la sostenibilità.



Eccone in sintesi i principali contenuti

 

  • Il trasporto marittimo continua a rappresentare il principale “veicolo" dello sviluppo del commercio internazionale: il 90% delle merci viaggia via mare. I trasporti marittimi e la logistica valgono circa il 12% del PIL globale.
  • Le previsioni al 2024 stimano un superamento dell’attuale situazione e una crescita della movimentazione container a livello mondiale del 3,5% fino ad arrivare a 951 milioni di TEU (Europa +2,3%, Africa +3,3%, Far East +3,9%, Middle East +4,5% e Nordamerica +2,3%).
  • Il Mediterraneo rappresenta ancora una via privilegiata di transito per i traffici containerizzati concentrando il 27% dei circa 500 servizi di linea mondiali via nave.
  • L’impatto di Covid-19 sul Canale di Suez ha prodotto, nei primi 5 mesi del 2020, un forte calo delle containership -15% (segno della frenata dell’export da e verso Cina), bilanciato però dai transiti di navi di altri settori: oil (+11%) e dry (+42%).
  • Significativo è anche l’elevato numero di blank sailing - rotte cancellate per mancanza di carico - che ha riguardato tutte le principali direttrici. Il fenomeno ha raggiunto a fine maggio 2,7 milioni di TEU, pari all’11,6% della capacità totale di stiva. SRM stima 7 milioni di TEU persi a livello globale per il 2020.
  • Il Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulla Belt and Road Initiative: su 2.951 progetti per un valore di 3,87 trilioni di dollari, il 20% risulta “gravemente colpito".
  • Contemporaneamente vi è stato invece un sensibile aumento del trasporto ferroviario sulla via Cina-Europa e viceversa. A luglio, il numero di treni merci ha toccato il record di 1.232 convogli, con un +68% su luglio 2019.
  • In Italia nel primo semestre 2020 l’import-export via mare ha subito l’impatto del Covid-19 registrando un calo in valore del 21% e un calo in tonnellate dell’11% circa.
  • Italia sempre leader nello Short Sea Shipping nel Mediterraneo con 246 mln di tonnellate di merci trasportate (quota di mercato 39%).
  • Il mare assorbe il 36% dell’interscambio italiano mentre il trasporto su strada assorbe ancora il 50% del traffico merci. 
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