In Italia l’adozione di tecnologie promettenti come il Machine Learning è ancora fortemente in ritardo, ma i brand che lo utilizzano (44%) registrano un significativo incremento del fatturato e rilevanti benefici nelle attività di marketing. A rivelarlo la recente ricerca “Machine learning e marketing: lo stato di adozione in Italia”condotta da Netcomm in collaborazione con Quantcast su un panel di 130 marketing manager italiani. La survey ha voluto investigare come i brand italiani stanno sfruttando il grande potenziale dei dati e del ML per comprendere l’audience, raggiungere e influenzare i clienti ed infine misurare l'impatto delle attività di marketing.
Sulla base dei risultati ottenuti è stato sviluppato il Punteggio per la Maturità dei brand. Un tool che ha permesso di definire le caratteristiche e le qualità dei brand maturi a livello digitale e classificare gli intervistati come “Leader” – coloro che hanno implementato il ML, utilizzano dati di prima parte e misurano efficacemente le campagna - e “Ritardatari” – coloro che sono in ritardo nell’adozione della tecnologia a favore del marketing. Interessante notare che il 45% delle aziende italiane “Leader” sono brand diretti, mentre il 59% delle imprese “Ritardatarie” sono brand tradizionali senza e-commerce.
Tra le evidenze principali della ricerca:
Dalla survey emerge però anche un notevole ritardo nell’adozione del machine learning nel marketing dovuto principalmente alla mancanza di fondi necessari per implementare la tecnologia (37%) e all’assenza di professionisti esperti in azienda (35%). Due ostacoli che in realtà, come dimostra la ricerca, non dipendono necessariamente dal fatturato o dalle possibilità in termini di risorse interne, ma da un approccio aziendale che non sempre premia lo sviluppo tecnologico.
Roberto Liscia, presidente di Netcomm, consorzio del commercio elettronico italiano, commenta: “La ricerca che abbiamo condotto evidenzia un chiaro ritardo in Italia nell’adozione di tecnologie molto promettenti come il machine learning. Poiché le cause principali si concentrano sulla mancanza di fondi e di personale qualificato, è fondamentale che proprio su questi assi debba rifondarsi l’approccio alle tecnologie delle imprese italiane. Infatti, solo tramite adeguati investimenti e percorsi di formazione sulla frontiera dell’innovazione potremo rimanere competitivi come sistema Paese”.
Ilaria Zampori, General Manager di Quantcast, afferma: “Adottare il ML nel marketing significa ottenere risultati concreti e positivi che permettono ai brand di essere veloci, competitivi e vincenti, come dimostrano i risultati di questa ricerca. Ecco perché i marketer italiani dovrebbero essere sempre tra i Leader sia tramite lo sviluppo interno che affidandosi a partner specializzati. Solo così potranno infatti supportare concretamente e correttamente la crescita del loro brand in futuro.”
About “Machine learning e marketing: lo stato di adozione in Italia”
La ricerca è stata condotta da Netcomm in collaborazione con Quantcast lo scorso giugno su 130 marketing manager italiani di alto livello principalmente CMO, responsabili marketing, responsabili digital e CDO – di cinque diversi settori merceologici Media & Entertainment, ICT, Automotive, servizi finanziari e FMCG. Il panel comprendeva inoltre tre diversi segmenti di brand: i marketing manager appartenevano infatti a brand tradizionali, ossia entrati nel mercato prima che il digitale avesse un ruolo così strategico, con e senza e-commerce e a brand diretti i cosiddetti direct to consumer ossia e-commerce che hanno visto la luce proprio nell'era digitale.
09/11/2020, © Euromerci - riproduzione riservata
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