22/09/2014

Servizi logistici in Veneto, quale futuro?

La rilevanza strategica delle attività economiche riconducibili al settore dei servizi logistici in senso lato, ossia quello più strettamente aziendale della funzione logistica, ma anche e soprattutto quello più ampio in senso macroeconomico legato alle infrastrutture e ai servizi di trasporto delle merci è di assoluta importanza per l’area veneta. Oggi lo stato attuale dell’assetto produttivo regionale, del Veneto, costituito da piccole e medie imprese spesso terziste di complessi industriali maggiori dimensioni, necessita di un sistema logistico efficiente per poter competere su un mercato sempre più globale. In particolare, razionalizzare il trasporto delle merci e la loro logistica comporta la concentrazione di traffici, l’utilizzo della ferrovia e dell’intermodalità, la soluzione di problemi di traffici legati alla commistione di traffici merci e passeggeri soprattutto in alcuni punti nevralgici della rete. Per contro, la domanda si rivolge in massa al trasporto stradale, più flessibile e congeniale allo spostamento frequente di una produzione avente caratteristiche non sempre combinabili con quelle del trasporto ferroviario, generando fenomeni di congestione e disservizi sulla rete autostradale e sulla viabilità ordinaria. Inoltre un sistema portuale nazionale inefficiente e i problemi doganali limitano l’opportunità di utilizzo delle infrastrutture del Nord-Est, obbligando a far arrivare le mercisui porti del Nord Europa Tra le sfide più recenti per il sistema dei trasporti e della logistica regionale va individuato innanzitutto la possibilità per le aziende del territorio di utilizzare in maniera efficiente le modalità di trasporto più sostenibili. Infatti fino ad oggi, salvo alcuni casi di eccellenza, le imprese venete sono state quasi “costrette" ad utilizzare i servizi di autotrasporto dalle inefficienze della pianificazione nazionale e regionale, delle infrastrutture regionali e dei servizi di trasporto. Tra i casi di successo della ferrovia è doveroso citare le oltre 100 coppie settimanali di treni in partenza dal Quadrante Europa sull’asse del Brennero in direzione Germania, in grado di eliminare dalla strada un numero elevatissimo di mezzi pesanti e di servire soprattutto le aziende del Veneto occidentale. A quanto sopra descritto va poi aggiunto la necessità che i porti del Nord Adriatico facciano sistema con la ferrovia: il trasporto ferroviario è efficiente soprattutto per le relazioni con i mercati/fornitori Europei (nord e est) mentre la portualità è e dovrebbe essere l’asse fondamentale per i mercati overseas. Le opportunità per il settore dei trasporti merci regionale, come proposto dal progetto GIFT, possono riassumersi brevemente in una domanda di maggiore efficienza del settore ferroviario, sia per quanto riguarda i nodi di interscambio, ma soprattutto i servizi di trasporto, abbinata alla definizione di una lista di poche, condivise e realizzabili priorità di interventi infrastrutturali che possano essere in grado di dare una spinta positiva verso l’utilizzo dei servizi ferroviari. 

di Alberto Milotti
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