16/05/2012

Software nel retail, tutte le novità al recente Forum meneghino

Si è tenuto di recente a Milano il previsto Retail Forum, organizzato da Cegid, una società multinazionale francese operante nel settore del software applicato al retail, con focus su aziende operanti nel fashion e luxury (applicativi per la gestione delle casse, dei dati inventariali di magazzino, dello stock e riordino merci, etc.). E’ stata una manifestazione molto interessante e ben gestita, arricchita di preziose testimonianze di utilizzatori e clienti Cegid, densa di notevoli spunti e novità, come ad esempio le esperienze in essere presso l’Innovation Store Cegid di Lyon. In tale ambito vi sono le vetrine touch screen sempre disponibili al pubblico, tramite le quali il cliente può consultare, in ogni momento e con semplici gesti, i prodotti in vendita, i nuovi articoli, l’assortimento prodotti, ecc. oppure le vetrine sensibili ai consumatori, in grado di recepire e registrare il comportamento del cliente stesso (tramite mappe di colore si evidenzia il numero di persone che hanno guardato la vetrina, il percorso all’interno dello store, ecc.). Uno degli sviluppi più interessanti, in realizzazione presso l’Innovation Store, è la cabina di prova virtuale; si tratta di uno schermo, simile a uno specchio a formato intero, dotato di sensori capaci di vedere e leggere i movimenti del consumatore, il quale, in piedi di fronte allo schermo, riesce a vedersi in esso proprio come se fosse uno specchio vero. Il cliente, muovendo le braccia adeguatamente, è in grado di indossare virtualmente degli abiti, di cambiarli con un solo gesto, riuscendo persino a cambiarne il colore scegliendo tra le varie tonalità disponibili. Il software opera automaticamente, adeguando il modello alla taglia del consumatore, il quale vede sullo schermo come l’abito gli sta indosso, ed è in grado di decidere alla fine cosa acquistare. Naturalmente, il software registra tutte le azioni che il cliente opera (quali modelli preferisce e quali meno, così come pure per i colori) mettendo a disposizione del retailer delle informazioni che potranno essere utilizzate per i prossimi riordini, evitando quindi di ordinare articoli poco graditi e destinati a restare invenduti, concentrandosi su quelli più performanti. Sono state mostrate altre interessanti applicazioni, implementate in altri Paesi e contesti, che danno un’idea di come i retailer osservino con sempre maggiore attenzione il consumatore in modo da poterne soddisfarne i bisogni prima dei propri competitor. E’ il caso del D-Retail (Do-It Retail); un configuratore di prodotto che consente al consumatore di costruirsi il prodotto che vuole acquistare secondo i propri gusti; esempi sono le cinture, che possono essere assemblate prima dell’acquisto scegliendone la pelle, colore, fibbia, ecc. oppure nel settore alimentare; una grande catena di fast food ha aperto un punto ove il cliente decide gli ingredienti del panino (poca maionese, molta insalata, etc) e, dopo aver pagato alla cassa, ritira il panino incartato in sacchetti sui quali è stata stampata una foto del cliente stesso. Il futuro non è più domani, ma oggi.
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