01/05/2025

Ingresso legale e lavoro qualificato: al via il progetto Italia-Tunisia per il settore logistico

Ha preso avvio di recente il progetto “Promozione di canali legali di ingresso in Italia-Misure pre-partenza e inserimento lavorativo di cittadini di Paesi terzi”. Le modalità sono state illustrate durante un webinar promosso da Assologistica, che in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia (società del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) sta promuovendo l’importante iniziativa. Una collaborazione che è estesa e vede anche la partecipazione - oltre che delle Regioni, di varie associazioni datoriali e di servizi per il lavoro - di Fami (il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione), del ministero dell’Interno italiano e di Aneti, l’Agenzia Nazionale per l’Impiego e il Lavoro della Tunisia, che in questa fase è il primo Paese ad essere direttamente coinvolto.

 

Una collaborazione internazionale

La volontà della nuova iniziativa è di supportare le imprese logistiche italiane nel reclutamento internazionale di nuove figure professionali: lavoratori formati e qualificati provenienti - appunto - dalla Tunisia attraverso canali di mobilità legale per soddisfare le esigenze del mercato nazionale specifico, in seria difficoltà nel reperire nuovi soggetti professionalmente all’altezza e competenti per ‘tamponare’ la carenza di organico persistente ormai da tempo in ogni ambito del settore, anzitutto per quanto riguarda il fabbisogno di autisti. Grazie a questo progetto verranno realizzate azioni specifiche destinate a favorire l’ingresso legale nel nostro Paese di cittadini tunisini che abbiano dimostrato competenze attraverso a corsi di formazione professionale e civico-linguistica senza che questi poi debbano essere soggetti alle limitazioni numeriche per l’assunzione di lavoratori stranieri: in questo senso risulta evidente il compito a supporto di tutta l’operazione proprio dell’agenzia del lavoro del Paese africano.

 

Percorso strutturato di selezione e formazione

Il primo step prevede l’identificazione delle esigenze professionali delle singole imprese italiane interessate, che comunicheranno a Sviluppo Lavoro Italia il proprio fabbisogno di lavoratori tramite uno schema prefissato - la “Scheda di Rilevazione Vacancy” - indicando i ruoli professionali richiesti, i livelli di esperienza e le competenze specifiche necessarie.
Successivamente Sli e Aneti selezioneranno in loco lavoratori in possesso di profili prossimi a quelli richiesti (da 3 a 5 candidati per ogni vacancy) organizzando poi incontri  (in presenza o a distanza) con le imprese per il colloquio con i candidati e procedendo alla selezione delle persone ritenute più idonee che, dopo un della durata minima di 150 ore (riguardante la conoscenza quantomeno basica della nostra lingua, l’educazione civica da noi vigente, la salute, la sicurezza sul lavoro e l’acquisizione delle competenze necessarie al profilo richiesto dalle imprese), potrebbe poi sfociare arrivando eventualmente ad un’assunzione con annessa garanzia dall’ingresso legale in Italia per motivi di lavoro in tempi molto brevi.
A corollario di tutto il percorso, Sviluppo Lavoro Italia si impegna a garantire anche il sostegno per tutte le pratiche amministrative necessarie per un inserimento agevolato (anche dal punto di vista abitativo) e senza intoppi dei lavoratori selezionati.

 

Supporto amministrativo e integrazione sul territorio

In questa fase -  del tutto innovativa per il settore logistico nel suo insieme del nostro Paese - è previsto il coinvolgimento di un numero di figure professionali formate ad hoc provenienti dalla Tunisia variabile fra le 100 e le 250 unità, e il progetto può contare su un finanziamento di 2 milioni di euro garantito dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione dell’Unione Europea.

 

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a: canalilegali@sviluppolavoroitalia.it

 

di Tiziano Marelli

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