11/04/2012

Giuseppe Chiellino, amministratore delegato di Ceva Logistics Italia

In qualità di nuovo AD di Ceva Logistics Italia quali strategie perseguirà, nel breve periodo, per far fronte alla complicata congiuntura economica? Per fronteggiare nel migliore dei modi l’attuale e delicata congiuntura economica, Ceva Logistics si sta impegnando a rafforzare ulteriormente la propria leadership nel settore della logistica in Italia, attraverso una costante e consolidata attenzione ai clienti, basata sull’eccellenza operativa, che rappresenta il fattore differenziante dei nostri servizi. Vogliamo inoltre rafforzare il nostro ruolo nei servizi di freight management, ovvero di gestione dei flussi internazionali, via mare o acqua, delle importazioni ed esportazioni. Se guardiamo ai settori, Ceva punta a rafforzarsi in particolare nel fashion e nell’health & beauty care, mantenendo la posizione di leadership negli altri settori in cui operiamo, quali ad esempio l’automotive o l’elettronica di consumo. Dal punto di vista operativo, continueremo nella riconfigurazione della struttura degli hub, rafforzando i centri principali, e a creare centri di eccellenza specializzati per settore. Riteniamo di vitale importanza continuare a investire nel nostro network di distribuzione per raggiungere il cliente del nostro cliente. Rimane fondamentale anche il rafforzamento informativo e tecnologico, cuore di tutti i servizi che offriamo e che sono in grado di fornire valore sempre più significativo, quali una visibilità e tracciabilità “vera", che consentono ai nostri clienti di migliorare le loro performance. A valle di tutto questo c’è l’investimento nelle persone e nella valorizzazione dei talenti, che rimangono la base essenziale dell’azienda e sulla cui crescita professionale sono orientati lo sforzo e l’impegno di tutto il management. In un Paese in cui l’economia è fatta soprattutto da aziende medio - piccole quali iniziative un big come Ceva sta adottando per rispondere in modo adeguato alle esigenze delle PMI? Pur mantenendo l’approccio da multinazionale con le multinazionali, Ceva ha in programma di focalizzare la propria attenzione anche sulle PMI, che spesso non considerano strategico l’outsourcing logistico. Siamo determinati a entrare in contatto con le PMI per dimostrare loro che l’esternalizzazione della logistica può avere un impatto positivo sia in termini di costi che di competitività. Basti pensare che il livello di esternalizzazione dei processi logistici delle piccole – medie imprese in Italia corrisponde indicativamente a meno della metà della media europea. Per tali realtà i vantaggi di affidarsi a un operatore logistico esterno sono ancora più evidenti se si considerano i servizi di freight management: Ceva infatti offre questi servizi in modo integrato nel proprio portafoglio, e ciò ci consente di proporci in modo distintivo a queste categorie di aziende, che spesso non hanno la logistica in outsourcing e che nel contempo vedono nei mercati esteri un potenziale di sviluppo. Infine, il clima d’incertezza internazionale, la complessità dei processi sottostanti, l’incidenza dei costi di trasporto intercontinentale, l’esigenza di focalizzarsi sul proprio “core business" sono alcune delle ragioni per le quali le PMI dovrebbero scegliere di affidarsi a un operatore efficiente, affidabile ed esperto come Ceva. Cosa intende fare per conciliare redditività e social responsibility? Ceva in Italia attua una chiara (e lungimirante, avendola avviata da diversi anni) strategia volta a conciliare redditività e social responsibility. Con riferimento all’area “magazzini", operiamo con diversi hub che adottano avanzatissimi tecnologie e soluzioni eco – sostenibili. In questi anni, in particolare, abbiamo guidato la realizzazione di oltre 250 mila metri quadrati di nuove superfici e l’adeguamento di 90.000 metri quadrati di strutture esistenti dotandole di sistemi fotovoltaici: il risparmio che ne deriva può essere quantificato non solo a livello energetico ma anche in termini di riduzione dei costi complessivi di gestione e dunque di redditività. Con riferimento all’area “trasporti" CEVA, sempre in Italia, grazie a un’ottimizzazione dei medesimi, a una migliore pianificazione dei mezzi, e a una gestione orientata ai “carichi pieni", è riuscita a ridurre sensibilmente il numero di viaggi a parità di servizio reso, riducendo al contempo le emissioni di CO2 di oltre il 30%.
Share :