20/01/2020

A DAVOS SI DISCUTERA' DI CAPITALISMO ”SOSTENBILE”

L’edizione 2020 del World Economic Forum di Davos (per l’esattezza la numero 50) si apre con un'ambizione importante: dire addio al capitalismo interessato soltanto di creare valore per gli azionisti e ripartire da un nuovo paradigma economico, che favorisce un capitalismo più sostenibile e inclusivo, per la salvezza di tutti, pianeta incluso. 

“Le aziende devono ora abbracciare completamente il capitalismo delle parti interessate, il che significa non solo massimizzare i profitti, ma utilizzare le loro capacità e risorse in cooperazione con i governi e la società civile per affrontare le questioni chiave di questo decennio. Devono contribuire attivamente a un mondo più coeso e sostenibile ", ha dichiarato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del forum. 

Dunque ecco il nuovo paradigma: “Stakeholder capitalism". Il capitalismo di tutti i portatori di interesse, attento anche a lavoratori, consumatori e ambiente, oltre ai soli azionisti (shareholder) è il file rouge dell’edizione 50 del Forum che apre i battenti oggi pomeriggio e si chiuderà venerdì 24 gennaio

Tra le novità dell'evento anche la presenza della presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, che parlerà oggi pomeriggio alla sala plenaria prima della performance artistica (segna l'avvio ufficiale del meeting). Von der Leyen è a Davos per rilanciare il ruolo con cui l'Europa intende salvare pianeta e società, in un'ottica di sostenibilità (ricordiamo che la UE nei prossimi dieci anni intende investire mille miliardi per affrontare il cambiamento climatico) e digitalizzazione. Sono questi i due temi cruciali della Commissione presieduta da Von der Leyen condivisi anche dal «Manifesto di Davos». Di qui la decisione di Schwab di scegliere la presidente per celebrarne ufficialmente i primi 50 anni di vita del forum.
Share :