15/06/2017

Alsea, ovvero l'orgoglio di essere lombardi

"Milano e la Lombardia: la logistica in Italia siamo noi" è il messaggio emerso dall'assemblea pubblica di Alsea, associazione lombarda spedizionieri e autotrasportatori. Lo dicono i numeri contenuti nello studio realizzato da Fabrizio Dallari, docente della LIUC Università Castellanza: nell'area logistica milanese sono insediate 1.500 imprese di servizi logistici e oltre 15.000 società di autotrasporto, che realizzano un giro d'affari di 20 miliardi di euro, pari al 26% circa del mercato italiano


Nella regione milanese presente il 22% delle imprese logistiche italiane 
Le imprese di logistica lombarde occupano il 29% degli addetti del settore. Nell'area è presente il 35% di tutti i magazzini conto terzi in Italia. Dall'alto di questi numeri, il presidente di Alsea, Betty Schiavoni, ha chiesto ai decisori politici di considerare l'Italia, da un punto di vista logistico, come un sistema, il cui cuore si trova in Lombardia. L'Italia negli anni passati ha investito ingenti risorse in opere infrastrutturali slegate fra loro, nate forse troppo spesso per accontentare localismi diffusi. "Apprezziamo – ha detto il presidente Schiavoni - il lavoro del ministro Delrio che ha realizzato il Piano nazionale dei porti e della logistica e si appresta a realizzare quello degli aeroporti, partendo proprio dalla visione del Paese come un sistema unico, in cui si vogliono valorizzare le tipicità dei territori senza sottrarsi, tra comunità limitrofe, piccoli traffici ma cercando di crescere tutti insieme." 


Chiesto un confronto coi decisori politici per dissolvere le criticità esistenti
L'associazione ha quindi avanzato la richiesta ai decisori politici di confrontarsi con gli imprenditori lombardi su questi argomenti perché risiedono in Lombardia le principali imprese del settore. "Permangono – ha proseguito Schiavoni - criticità nei collegamenti con i porti, gli aeroporti ed i valichi nonché nelle pratiche di impresa, non ai livelli con quelli delle city region del Nord Europa. Vi sono carenze di personale nelle amministrazioni pubbliche che intervengono nel momento doganale e che penalizzano le imprese. Pensiamo alle dogane, le cui performance da un punto di vista della fluidificazione dei traffici sono a livelli ottimali, ma soprattutto all’USMAF, che negli ultimi mesi ha generato ritardi insostenibili per i tempi attuali del commercio internazionale". 


Gli interventi degli altri relatori all'assemblea Alsea
Nel suo intervento, il direttore regionale per la Lombardia dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Lorenzo Clemente, ha messo in evidenza come oltre la metà delle operazioni doganali italiane vengano presentate in Lombardia. All’assemblea è intervenuto anche l’assessore Mobilità e Ambiente Comune di Milano che, prendendo spunto dalla relazione del presidente Schiavoni, ha spiegato come, nel dettare le regole per la distribuzione urbana delle merci nella città di Milano, si siano seguite le linee guida indicate da Alsea, in particolare premiando l’autotrasporto merci conto terzi, riconosciuto come il trasporto pubblico locale delle merci. Ha concluso i lavori lo storico ed economista Giulio Sapelli, che ha tracciato il quadro politico ed economico attuale. Ha anche condiviso il lamento lanciato dal presidente Alsea, Betty Schiavoni, riguardo alla mancanza di una compagnia di bandiera, pubblica o privata. Questo perché le linfe vitali di una economia sono il credito e la logistica e se un Paese non può contare su di una compagnia aerea che garantisce i collegamenti con il mondo, fare impresa diventa più difficile.
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