05/07/2017
“Abbiamo raggiunto oggi a Bruxelles un accordo di principio di portata storica, nel pieno rispetto delle norme europee, per garantire crescita e concorrenza, investimenti strategici sulla rete autostradale e calmieramento delle tariffe". Queste le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dopo l’incontro con la commissaria europea alla Concorrenza, Margarethe Vestager.
Interventi strategici che insistono sulla rete Ten-T
La roadmap che emerge dall’incontro di oggi, preparato in mesi di contatti, si articola in vari punti.
In primo luogo investimenti per favorire la crescita economica e la concorrenza, proteggendo i consumatori da tariffe non sostenibili, con un rallentamento dell’aumento tariffario che non andrà oltre lo 0,5% annuo di inflazione.
E’ previsto lo sblocco di interventi strategici che insistono sulla rete Ten-T per oltre 10 miliardi che mirano al completamento della rete autostradale. Si tratta di opere essenziali e già previste nell’allegato al Del 2017 del Ministero “Connettere l’Italia": in Liguria, come il passante di Genova, in Piemonte, come il completamento dell’Asti-Cuneo, in Toscana e in Emilia, con il triplicamento e quadruplicamento dell’A1, che rafforzeranno le performance del settore economico.
Le opere autostradali previste di qui al 2030
Si guarda poi al 2030 come scadenza per il completamento di una rete integrata del nord-ovest costituita da Torino-Milano, Torino-Piacenza, Torino-Ivrea e Asti-Cuneo.
Viene garantito il rispetto dei principi del mercato interno, con la messa a gara in tempi brevi delle concessioni per la Torino-Ivrea e la Torino-Piacenza. Si prevede una rimodulazione della concessione con proroga al massimo per quattro anni, in linea con parametri europei, della Torino-Milano e degli interventi di Aspi per consentire il rallentamento tariffario.
Da ultimo, riscontro positivo da parte della Commissione per gli interventi sull’Autostrada dei Parchi, per 2,5 miliardi, destinati alla messa in sicurezza post terremoto.
La roadmap apre la strada a una notifica di aiuti di Stato che il Governo italiano depositerà a breve presso la Commissione che dovrà esprimersi in merito.
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