26/11/2017

CONSUMI DI SURGELATI SU DEL 2,9% NEI PRIMI 8 MESI DELL’ANNO, DOPO UN 2016 PIATTO

Il “Rapporto annuale sui consumi dei prodotti surgelati" in Italia, realizzato dall’IIAS - l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati rileva come, dopo un 2016 a crescita piatta (+0,1%), i consumi dei cibi “sotto zero" hanno ripreso a crescere (+2,9% nel segmento retail, unici dati al momento disponibili sul 2017), registrando nei primi 8 mesi del 2017 un incremento superiore al trend del settore alimentare considerato nella sua complessità (cresciuto del +2,5% nei primi 6 mesi dell’anno). 


Il settore del frozen food ha di nuovo ingranato la marcia 
Nel dettaglio, sono state 328.149 le tonnellate di alimenti surgelati acquistate nei primi 8 mesi dell’anno, con picchi tra i vegetali (+4,1%), l’ittico (+4,4%), le pizze e gli snack (+4,5%). Dalla analisi di IIAS, i surgelati sembrano aver conquistato un ruolo centrale nelle scelte di consumo degli italiani, che li identificano come interpreti della modernità alimentare. Ma è già nel 2016 che il settore dei prodotti surgelati ha visto arrestarsi il trend di decrescita degli anni precedenti, con un volume complessivo di 824.500 tonnellate di prodotti venduti (tra retail e food service i consumi sono stati sostanzialmente stabili a +0,1% rispetto al 2015). 


I "plus", anche qualitativi, dei prodotti surgelati 
Già nel 2016 il settore dei surgelati aveva segnato un andamento migliore rispetto a quello dell’alimentare in generale, che si era fermato a un -0,5%. "Nei primi mesi di quest’anno le cose stanno andando ancora meglio afferma Vittorio Gagliardi, presidente dell’IIAS - e la tenuta positiva del comparto, che è stata costante anche durante i precedenti anni di profonda crisi economica, ha fatto di questi prodotti non più degli alimenti ‘emergenziali’, ma dei coprotagonisti della dieta degli italiani. Questo, sicuramente, grazie alla capacità di innovare tipica del settore, che ogni anno – in media – fa contare un +30% di nuovi prodotti sul mercato. Ma anche grazie a qualità organolettica dei prodotti, loro disponibilità in ogni stagione, velocità di preparazione, valenze nutrizionali, etichettatura precisa e trasparente, nonché a una lunga durata nel freezer di casa". 



I consumi dei cibi “sotto zero" nel retail hanno registrato un +2,9%


13,69 kg/anno il consumo dei surgelati pro-capite degli italiani nel 2016
Nel 2016 il consumo pro-capite di prodotti surgelati in Italia è stato pari a 13,69 kg (contro i 13,55 del 2015, +1%). Sono state circa 24.700.000 le famiglie italiane (95,6% del totale) che hanno acquistato surgelati e lo hanno fatto in media 2 volte al mese (24 acquisti all’anno), per un valore complessivo del mercato di 4,5 miliardi di euro. Un consumo che, peraltro, appare non più appannaggio delle sole regioni del Nord Italia: Nord-est (32,9%), Nord-ovest (20,1%), Centro (26,3%) e Sud (20,7%). 


Vegetali, ittici e pizze i più gettonati; bene le vendite a domicilio
I dati positivi di consumo del 2016 sono stati ampiamente confermati nei primi 8 mesi del 2017, per un totale di quasi 330 mila tonnellate consumate, nel solo canale retail. A trainare la crescita sono stati i prodotti vegetali (136.789 tonnellate), gli ittici (61.958 tonnellate), le pizze e gli snack (49.788 tonnellate). In questo contesto, merita una menzione speciale la crescita delle vendite a domicilio, che nel comparto alimentare in generale hanno chiuso il 2016 con un +3,3%. Nel settore dei surgelati, in particolare, il mercato del “porta a porta" ha segnato una crescita su base annua di circa l'1,5%: anche in questo caso le categorie più performanti rimangono quelle della pizza, del pesce e dei vegetali. 


Il segmento dei vegetali è il preferito dai consumatori
Scendendo più nel dettaglio, si vede che il segmento dei vegetali resta uno tra i più amati dai consumatori: nel 2016 sono state consumate complessivamente, tra retail e food service, 395.500 tonnellate (+0,6% rispetto al 2015), mentre nei primi 8 mesi del 2017, complice anche l’esplosione di nuove tendenze alimentari (come il biologico o il forte incremento di acquirenti vegetariani e vegani), la crescita, nel solo canale retail, è stata del +4,1% (con un rimarchevole +7,8% per zuppe e minestroni ricettati).
  


Vegetali a +4,1% (con addirittura +7,8% per zuppe e minestroni) 


Quasi 62 mila tonnellate di prodotti ittici comprate nei primi 8 mesi '17
Non da meno risultano le performance del settore ittico: 108.000 le tonnellate consumate in totale nel 2016 e ben 61.958 quelle acquistate da gennaio ad agosto 2017 nel solo retail, con una crescita del +4,4%. A riprova della sempre più accentuata propensione degli italiani a ridurre il consumo di carne (soprattutto nelle preparazioni surgelate), prediligendo spesso il pesce - al naturale, panato, pastellato, in bastoncini - apprezzato per la valenza nutrizionale, la leggerezza e la sicurezza garantita dalla trasparenza in etichetta. 



Il segmento dell'ittico è cresciuto del 4,4% da gennaio ad agosto 2017


Nel solo segmento retail, pizze e snack in aumento del 4.6%
Anche pizze e snack mostrano segnali molto positivi, confermandosi una vera alternativa al pasto principale. Circa 89.600 sono state le tonnellate consumate, tra retail e food service, nel 2016 (+4,2% rispetto al 2015), in crescita anche in questo 2017 (+4,6% nel solo retail). Un dato positivo che si spiega anche grazie alle importanti innovazioni introdotte: dal “gusto" (dalle farciture agli impasti, tra cui quello gluten free) al formato (non più solo pizze tonde e quadrate, ma anche rettangolari e calzoni). 



Pizze e snack surgelati tra i cibi preferiti dagli italiani


Stabilizzazione, dopo anni di crisi, dei piatti ricettati
Una speciale segnalazione merita il settore dei piatti ricettati che, dopo anni di continua decrescita, si è finalmente stabilizzato, iniziando ad avanzare cautamente. Nel 2016, sono state 44.650 le tonnellate acquistate complessivamente in questo segmento; nei primi 8 mesi del 2017, ne sono state consumate già 20.060 nel solo canale retail, con una lieve crescita del +0,5%. Le aziende del settore, del resto, sono impegnate a spingere sull’innovazione tecnologica, allargando l’offerta delle “meal solution" e arricchendola anche con gamme ispirate a nuovi sapori, come ad esempio quelli etnici, sempre più richiesti. 


In ripresa frutta e dessert surgelati; male le patate
Infine nel 2017 a crescere sono anche dessert (+4,5% rispetto al 2016) e frutta surgelata (+27,1%). In controtendenza, invece, il settore delle patate (fritte ed elaborate, che rappresentano il 17% del totale dei surgelati), che scende del -1,2% rispetto all’anno precedente, così come i prodotti a base di carne (-6% circa per la carne rossa e -6,5% per quella bianca) e le paste semilavorate (-22,2% nei primi 8 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016). 



Un vero boom per la frutta surgelata, in aumento del 27,1%


Cibi anti-spreco e in linea con i nuovi stili di vita
Che il sodalizio tra italiani e surgelati si sia ormai rafforzato e consolidato lo confermano anche i dati Nielsen, secondo i quali più della metà degli italiani identifica i surgelati come prodotti “freschi", perché mantengono valore nutritivo e proprietà organolettiche nel tempo. Un italiano su 3 li predilige per il risparmio di tempo e di sforzi in cucina, mentre circa il 10% ne apprezza l’aspetto più ecologico: il surgelato è “cibo anti-spreco", perché un consumo frequente di questi prodotti può abbattere del 47% gli sprechi alimentari. Eppure in questo contesto i surgelati vengono anche premiati per la loro capacità di rispondere ai mutati stili di vita dei consumatori. Laddove compaiono nuovi trend alimentari, dal “bio" al “veg" fino ad arrivare ai “senza" glutine, lattosio, e così via, gli alimenti surgelati risultano essere validi interpreti di questa nuova tendenza alimentare. 
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