27/02/2020

CORONAVIRUS, QUALE LEZIONE APPRENDERE?

Pensare al dopo-emergenza causata dal diffondersi del coronavirus quando ancora il nostro Paese è nell'occhio del ciclone può sembrare cinico, eppure questo è l'unico modo per non farsi sopraffare dagli eventi e di iniziare a ragionare produttivamente a come affrontare in futuro simili emergenze. Ma quali sono le domande e quali le risposte che il coronavirus sta sollecitando anche al nostro settore? In questo articolo dal titolo "Impatti del coronavirus sui sistemi sociali e logistico-produttivi", a firma di Paolo Marizza e pubblicato da PMI.it, il portale delle piccole e medie imprese vengono fornite interessanti sollecitazioni. 

In particolare, interessante, risulta questo passaggio:
Le produzioni just-in-time su richiesta e l’eliminazione del magazzino si sono ormai diffusi e consolidati in tutte le aziende. Tali politiche e prassi operative avranno impatti negativi in molte aziende, in quanto quei modelli gestionali non immunizzano sufficientemente contro una grave interruzione della catena di approvvigionamento. Il mantenimento di livelli di inventario/magazzino più elevati può costare fino all’1% in termini di maggiori oneri, ma in caso di crisi, i livelli di inventario più elevati sono compensati in termini di soddisfazione del cliente e posizionamento competitivo. È meglio avere una scorta sufficiente e non averne bisogno piuttosto che averne bisogno e non averla. Si dovrà imparare a convivere con inventari più elevati di quanto suggeriscano i modelli logistico-distributivi convenzionali, flessibilizzando una parte della catena di approvvigionamento. Tagliare gli inventari fino all’osso in nome dell’efficienza può infatti rivelarsi una manovra ad alto rischio anche all’interno di un solo paese.

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