16/07/2018
GEFCO Italia, filiale del leader globale nella fornitura di servizi per la supply chain industriale e leader Europeo della logistica automotive, ha riportato nel 2017 un fatturato pari a 190,3 milioni di euro (+ 6,1% rispetto all’anno precedente).
I dati principali del 2017
• Fatturato di 190,3 milioni di euro in crescita del 6,1%
• Buoni risultati delle divisioni Overland (trasporti terrestri) e Logistica (warehousing conto terzi)
• I positivi risultati sono anche frutto di una nuova e ottimizzata gestione dei piani di trasporto e di una politica di contenimento costi
• GEFCO Italia ha beneficiato della ripresa dell’economia italiana e in particolare dell’export e del “Made in Italy"
I 4 assi strategici di GEFCO
“Il 2017 è stato un anno di consolidamento e di ripresa della profittabilità, anche nelle aree di business il cui sviluppo è tradizionalmente più moderato - ha detto Fernando Reis Pinto, Country Manager Italia di GEFCO - Proseguiamo nella crescita e nello sviluppo dell’azienda lavorando costantemente sui quattro assi strategici definiti nel 2017, che pongono un focus particolare sull’attenzione e soddisfazione dei clienti, sulla crescita e competitività, sulla diversificazione del portafoglio e sulla riduzione dei costi. Il 2018 ha inoltre visto GEFCO affrontare un rebranding del nostro marchio, al fine di esprimere al meglio la nostra cultura aziendale che definiamo 'Infinite Proximity' improntata alla creazione di relazioni di fiducia e di lungo termine con i clienti e quindi maggiore valore lungo le loro suppy-chain".
Efficienza operativa per sfruttare il positivo contesto di mercato
Nel 2017 GEFCO Italia ha riportato un miglioramento della profittabilità su quasi tutte le divisioni, grazie a nuove acquisizioni in portafoglio e al buon andamento di numerosi clienti attuali; a favorire risultati così postivi, la buona ripresa dell’economia italiana in generale, il buon andamento dell’export, dove il “Made in Italy" si è rinvigorito, e il mercato automobilistico, cresciuto in Italia dell’8% nel 2017.
La ripresa dell’economia e il conseguente aumento della domanda di servizi logistici, si sono assommati ad una revisione da parte di GEFCO dei piani di trasporto, con l’obiettivo di rendere tutti i flussi gestiti più efficienti, e ad una politica di contenimento dei costi che ha influenzato positivamente l’andamento della società.
Il portafoglio clienti GEFCO Italia si è diversificato
La divisione Overland (trasporti terrestri) ha riportato un andamento positivo dei market clients (clienti non PSA), grazie all’acquisizione di importanti aziende dei settori industriale, elettronica e alimentare. La divisione ha inoltre beneficiato del positivo andamento dei clienti in portafoglio, soprattutto di quelli operanti nei settori automotive, chimico e FMCG.
Del positivo andamento del settore automotive e dei cambiamenti degli schemi logistici di alcuni grandi costruttori, hanno beneficiato anche le divisioni FVL di (Finished Vehicles Logistics) e Logistica di GEFCO Italia.
Player protagonista a livello internazionale
Nel corso dell’ultimo anno, GEFCO Italia ha saputo rivedere la sua politica commerciale al passo con l’andamento positivo dell’economia interna e dell’export italiano, registrando una crescita dei trasporti sia nazionali che internazionali. Si è concentrata su tutti i mercati principali ove il gruppo è presente con una rete capillare globale. L’azienda ha inoltre sostenuto buone performance nei traffici con Francia, Spagna e Portogallo, ma si è concentrata anche nello sviluppo verso l’oriente, in particolare verso i Paesi dell’Est Europa e dell’ex CIS.
La divisione Overseas (trasporti marittimi), infine, ha sviluppato traffici importanti sia verso aree “di nicchia" quali Cipro e Israele che verso le aree dell’Estremo Oriente e dell’Australia. Questi ultimi mercati si stanno rapidamente sviluppando soprattutto grazie all’acquisizione, avvenuta nel 2016, della società di Freight Forwarding olandese IJS Global, che ha rafforzato la presenza di GEFCO in tutto il mondo e completato la sua offerta nelle principali aree economiche di Cina, Asia meridionale, Australia e USA.
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