01/04/2021

GEODIS realizza carrelli elevatori controllati a distanza

L’operatore logistico ha collaborato con Phantom Auto, esperta di software per il controllo da remoto a lungo raggio per veicoli senza pilota, al fine di sviluppare il primo carrello elevatore controllato a distanza. Questo programma innovativo vuole migliorare comfort e sicurezza dell’operatore e creare opportunità di lavoro per le persone con disabilità fisiche e per coloro che storicamente sono poco presenti nel settore logistico.


 

I primi test positivi si sono svolti in Francia (Levallois e Le Mans) nell’ambito di una collaborazione pluriennale tra GEODIS, Phantom Auto e Fenwick-Linde. Questa collaborazione nasce da un’idea originale di un responsabile della GEODIS ed è stata sviluppata nel quadro del programma di innovazione interno al 3PL. La soluzione utilizza un carrello elevatore Fenwick combinato con un software per il controllo a distanza, sicuro, network-agnostic e interoperabile della Phantom per consentire di azionare il veicolo da parte di lavoratori distanti, aumentando l’efficienza e l’utilizzo delle apparecchiature. Ad esempio, un lavoratore può utilizzare da remoto molteplici carrelli elevatori in diversi magazzini in svariati momenti della giornata, il tutto da un'unica postazione centrale.



 

 


Gli operatori a distanza di GEODIS, detti anche conducenti digitali, potranno "spostarsi telematicamente" da un veicolo all’altro e da un magazzino all’altro con un semplice clic, pur trovandosi in un ufficio distaccato. Il software di Phantom fornisce agli operatori remoti di GEODIS la possibilità di tenere sott’occhio in tempo reale ogni veicolo, in sicurezza e con sicurezza ovunque sia più comodo.

 


Il programma di carrelli elevatori a distanza di GEODIS contribuisce a: (1) ridurre gli infortuni e aumentare la sicurezza complessiva nei magazzini, (2) ridurre il numero di persone che fisicamente si trovano all’interno dei magazzini e migliorarne il comfort dei lavoratori, (3) creare nuovi lavori che impiegano operatori remoti, e resistono alle sfide del tempo e possono essere svolti in un ambiente di lavoro d’ufficio, (4) assumere persone con eventuali disabilità fisiche che limitano l’uso dei carrelli elevatori tradizionali, nonché persone appartenenti a quella fetta di popolazione storicamente meno rappresentata, (5) assumere persone provenienti da regioni diverse dall’ubicazione dei magazzini, incluse le aree di maggiore disoccupazione.



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