30/11/2017

I sindacati chiedono ”legalità” nell'incontro con il Mise

“Oggi abbiamo presentato al ministero un pacchetto organico di proposte utili a interrompere i meccanismi distorti perpetrati nel settore, attraverso la pratica degli appalti ormai completamente fuori il controllo degli stessi committenti". È quanto affermano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a seguito dell’incontro di ieri mattina al ministero dello Sviluppo Economico per approfondire le proposte unitarie delle organizzazioni sindacali nell’ambito dei lavori del Tavolo sulla logistica avviato il 19 ottobre scorso, spiegando che “l’obiettivo è giungere a un protocollo di linee guida condivise sul modello organizzativo del settore". 


Ecco in sintesi le proposte dei sindacati
“La definizione di una tabella ministeriale sul costo del lavoro relativo al Contratto nazionale Logistica, Trasporto merci e Spedizione – proseguono Filt, Fit e Uiltrasporti – un patto di solidarietà tra imprese per un agire comune in occasione di blocchi fuori dalle norme vigenti e l’introduzione dell’inversione contabile, attribuendo al committente il compito di versare l’Iva della ditta appaltata sono i punti qualificanti esposti al Mise. Ora il confronto, con l’impegno di una nuova convocazione entro fine dicembre deve proseguire con le parti datoriali e anche il coinvolgimento delle centrali cooperative, per giungere alla normalizzazione degli appalti e a regole comuni di trasparenza con il diretto intervento di tutti i ministeri competenti, oltre al Mise, anche dei ministeri dell’Interno, del Lavoro e dei Trasporti". 


Logistica e trasporti necessitano di impegni istituzionali per la legalità
“La logistica e il trasporto merci, in forte crescita in Italia – sottolineano le organizzazioni sindacali confederali dei trasporti – hanno estrema necessità di essere tutelati con forti impegni istituzionali per la legalità e per il rispetto di regole trasparenti uguali per tutti. Solo così questo settore, strategico per il Paese, potrà essere un reale volano per lo sviluppo economico e per la buona occupazione nel rispetto dei contratti e dei diritti dei lavoratori". 

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