08/02/2019
Sono 22 in totale i progetti europei portati avanti dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, con un budget complessivo di 130 milioni di euro e un finanziamento europeo di più di 32 milioni. “È sulle risorse umane che si giocano lo sviluppo e la competitività del porto. Da due anni abbiamo creato un ufficio interno dedicato all’ideazione e gestione di progetti finanziati dall'Unione Europea che sta portando ottimi risultati. Si tratta di idee progettuali divenute realtà dal 2015 ad oggi e ora tutte avviate". Questo il commento del presidente dell’Autorità di sistema, Zeno D’Agostino.
Diversi i settori di azione: Tra i più importanti quelli infrastrutturali, con finanziamenti per la piattaforma logistica, i cui lavori si concluderanno entro l’anno, e lo scalo ferroviario di Campo Marzio. Non mancano progetti su tematiche ambientali: un innovativo sistema legato al procurement pre-commerciale per la bonifica di aree inquinate, la progettazione dell’elettrificazione delle banchine per rendere ancora più pulito il traffico marittimo, e lo sviluppo e adozione delle nuove tecnologie per ottimizzare l’uso delle infrastrutture esistenti e aumentare così la capacità portuale.
In cantiere anche progetti legati al settore culturale e alla valorizzazione del patrimonio storico dello scalo, in occasione della ricorrenza dei 300 anni di fondazione del porto franco.
L’ultimo avviato è Promares “Promoting maritime and multimodal freight transport in the Adriatic Sea". Con un budget di 2.800.000 euro, Promares è co-finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia e vede l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale capofila.
Tramite questo progetto, i porti italiani dell’Adriatico collaboreranno con i principali porti croati per 30 mesi. Obiettivo sarà potenziare l’intermodalità attraverso l’adozione di tecnologie innovative, sviluppando una strategia transfrontaliera comune e scambiando buone pratiche con la realizzazione di concrete azioni pilota in ogni porto.
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