05/01/2018
Le nuove restrizioni, introdotte dal 1° gennaio, avranno importanti implicazioni per i settori del trasporto merci internazionale, della logistica e della catena di approvvigionamento, in particolare per le spedizioni di container intercambiabili intercontinentali lungo le rotte est-ovest.
A luglio scorso la Cina aveva appunto annunciato che dal 1° gennaio avrebbe imposto restrizioni di qualità molto più severe sul cartone importato, oltre a vietare l'importazione di 24 tipi di materiale di scarto, tra cui plastica e carta mista, come parte della spinta del presidente Xi Jin Ping a "dare una ripulita" alla Cina dal punto di vista ambientale.
Secondo i nuovi standard di qualità il cartone sarà accettato dalla Cina solo se il materiale è quasi completamente non contaminato da altri prodotti di scarto: i tassi di contaminazione devono essere inferiori allo 0,5%, invece dell'1,5% precedentemente applicato. Ciò significa che il cartone che contiene ancora graffette o è contaminato da sporcizia potrebbe essere rifiutato e rispedito su navi portacontainer nei Paesi di origine. Stati Uniti e Regno Unito esportano milioni di tonnellate di cartone e altri prodotti di scarto in Cina ogni anno per il riciclaggio, ma alcuni o tutti potrebbero essere respinti in base alle nuove restrizioni. E già ci sono segnali in tal senso.
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