15/05/2023

Kontractor by Kopron ha presentato il Manifesto della Sostenitibilità

In un convegno – che ha visto anche il patrocinio di Assologistica e Aism, l’Associazione italiana sviluppo marketing - organizzato lo scorso giovedì 4 maggio presso la sede di Gorgonzola, Kontractor by Kopron - divisione del gruppo Kopron specializzata nella gestione e realizzazione di progetti immobiliari chiavi in mano in qualità di General Contractor, in ambito logistico, industriale, commerciale e direzionale - ha presentato il ‘Manifesto di Sostenibilità’ dal titolo “La sostenibilità è il valore. #GreenHumanBuilding", iniziativa realizzata in partnership con Italia Circolare che si pone l’obiettivo di fungere da vera e propria “porta verso il futuro" destinata alla sensibilizzazione di tutto il settore delle costruzioni e della logistica. All’evento - oltre ai “padroni di casa" Camillo Mastrolorenzo e Ilaria Pasta, rispettivamente direttore e responsabile marketing e comunicazione di Kontractor by Kopron - hanno preso parte il presidente di Aism Massimo Giordani (anche in veste di moderatore del dibattito) il presidente di Assologistica Umberto Ruggerone, il direttore di Italia Circolare Paolo Marcesini, il ceo di Zebre Rugby Parma Michele Dalai, l’architetto e fondatore di The Blossom Avenue Marco Facchinetti, il senior della SDA Bocconi Michele Calcaterra Borri, il direttore generale Habitech del distretto tecnologico del Trentino Francesco Gasperi e il direttore del Centro sull’Innovazione Tecnologica e Economia Circolare LIUC Business School Andrea Urbinati.

 

 

Lo spunto per la messa a punto del manifesto in questione rappresenta la diretta e precisa conseguenza dei capitolati derivanti dall’incontro mondiale che si è tenuto a Parigi il 25 settembre 2015 con la partecipazione di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, di fatto un’assemblea plenaria dello stesso organismo (tanto che poi il documento è stato approvato ufficialmente dall’Onu) che ha comportato l’approvazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile Mondiale, definito alla stregua di vero e proprio “programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità". Nel complesso, l’Agenda che ha visto la luce in quell’occasione consta di 17 obiettivi definiti Sustainable Development Goals (SDGs) inquadrati ancor più precisamente in 169 target (o traguardi) da raggiungere (appunto) entro la fine di questo decennio in diversi ambiti: oltre che nei confronti dell’ambiente nel suo complesso, auspicabilmente anche in campo economico, sociale ed istituzionale.


 


Quello che negli anni a venire - periodo che dalla redazione di quel testo si è già andato parecchio e velocemente accorciato - attende chiunque di noi, dunque, è uno sforzo enorme che deve considerarsi assolutamente collettivo a livello globale, ma che deve tener conto delle peculiarità di ciascuno partendo dal proprio campo d’intervento: certamente quello personale, ma prestando almeno altrettanta attenzione al campo professionale e a tutto ‘l’intorno’ che ne fa parte. Proprio da questo assunto è scaturito l’impegno di Kontractor by Kopron, che ‘ha fatto propri’ 6 dei 17 punti SDGs che vennero messi nero su bianco a Parigi ormai quasi 8 anni fa inserendoli, ampliandoli e interpretandoli tenendo conto del possibile supporto che un’azione settoriale concreta debba rientrare a pieno titolo nelle “modalità d’azione" del proprio asset aziendale, vista l’acclarata consapevolezza (così recita l’incipit del testo complessivamente messo a punto) che “in questo momento storico di transizione e trasformazione profonda, siamo chiamati a costruire il futuro. La sostenibilità è l’unica scelta possibile per promuovere la crescita economica e produttiva, tutelando l’ambiente, la società e la comunità, a vantaggio delle generazioni future". Nel particolare, (re)interpretandoli così:



SDG 7: Energia pulita e accessibile - Progettare e costruire per impiegare sempre di più energia da fonti rinnovabili, puntando a edifici autonomi dal punto di vista energetico e carbon neutral. Dotare gli edifici di pannelli fotovoltaici, progettarli e realizzarli in modo da sfruttare la luce naturale, realizzare un involucro con performance elevate di isolamento termico rappresentano alcune delle tante scelte progettuali concrete che Kontractor realizza in ogni progetto.

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica - Un ambiente di lavoro bene organizzato, correttamente retribuito e svolto nel pieno rispetto di tutte le norme: Kontractor ritene che ogni progetto sia uno spazio di condivisione di impegno, competenze e responsabilità per la realizzazione del progetto comune, capace di garantire soddisfazione economica e crescita professionale per tutti gli addetti grazie alle necessarie misure di sicurezza, di welfare, di inclusione, di contrasto alle discriminazioni di qualsiasi natura, di comunicazione interna, anche sui temi legati alla riduzione dell’impatto ambientale dell’intero settore.

SDG 11: Città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili - Contenere l’impatto sociale, ambientale e paesaggistico degli immobili nei contesti dove sono costruiti significa contribuire in modo concreto al miglioramento della qualità della vita delle comunità che vi abitano. Per Kontractor mettere la persona al centro significa ascoltare esigenze e bisogni di tutti gli stakeholder per farli diventare una componente fondamentale di ogni immobile realizzato.

SDG 12: Consumo e produzione responsabile - Fare di più e meglio, con meno materia prima e meno energia. Consumare solo quello che serve, ottimizzare la gestione delle risorse naturali, porre l’innovazione tecnologica e dei materiali al servizio della riduzione dell’impatto ambientale, dare priorità all’impiego di risorse locali, contenendo così l’impatto della catena di approvvigionamento in tutte le fasi costruttive, scegliere materiali con un alto tasso di riciclo; sono questi gli obiettivi che Kontractor persegue secondo i principi della progettazione e costruzione responsabile.

SDG 13: Azione per il clima - Con una concentrazione in atmosfera di CO2 superiore del 48% rispetto a quella dell’epoca preindustriale, contrastare attivamente il cambiamento climatico in atto deve costituire uno dei principali obiettivi del settore delle costruzioni. Soltanto investendo risorse a favore della protezione dell’ambiente si può raggiungere il traguardo della riduzione effettiva delle emissioni climalteranti. Tutte le scelte progettuali e operative che Kontractor propone tendono a questo obiettivo, nella consapevolezza che la sostenibilità dell’immobile rappresenta un vantaggio per tutti, comprese le generazioni future.

SDG 17: Partnership per gli obiettivi - Per Kontractor è importante promuovere collaborazioni inclusive, costruite su principi e valori, su una visione comune e su obiettivi condivisi che mettano al centro le persone e il pianeta. La partnership intesa come gioco di squadra dove ognuno, nel proprio ruolo, attraverso la valorizzazione delle proprie qualità e competenze, può fare la differenza per il raggiungimento del risultato finale.



I relatori del convegno


Come ha detto Massimo Giordani introducendo i lavori dell’evento, “l’iniziativa di Kontractor è volta alla migliore riuscita di un tentativo: quello di sensibilizzare tutto il nostro comparto ad un problema delicato ed essenziale come quello della sostenibilità, che deve essere vissuto da tutti noi come elemento primario di attenzione ed interesse. Per l’attualità che stiamo vivendo ma anche per il futuro, che non deve essere solo quello che ci riguarda, ma che riguarderà anche i nostri figli e nipoti, in pratica coloro ai quali lasceremo il mondo nelle mani. Si tratta di un codice di comportamento ineludibile rispetto al quale dovremo assolutamente far di conto, e attrezzarci per far sì che venga seguito e perseguito al meglio. Il tempo stringe, e non dobbiamo far altro che implementarlo perché il domani e il dopodomani di tutti noi sia migliore in termini di qualità della vita: ne va della nostra credibilità".


Per Umberto Ruggeroneil manifesto presentato in questa occasione rappresenta, di fatto, una mappa. E avere a disposizione una mappa significa poter disporre di un buon senso di marcia, e credo che questo lo sia nel senso di giusta direzione delle nostre attività future. Noi, ‘facendo logistica’, rendiamo un servizio, rendiamo possibile il vivere quotidiano alle persone nella loro vita privata e lavorativa, quindi sostanzialmente, il servizio che forniamo attraverso il territorio dove passano le nostre vite. Ne consegue che, per definizione, la nostra sia un’attività di filiera, una realtà molto complessa ed eterogenea. È per questo che vorrei si parlasse piuttosto di logistiche: un mondo complesso che, come tale, può vivere solo attraverso un’attività di filiera". Per questo, secondo il presidente di Assologistica, “anche grazie alla straordinaria iniziativa promossa da Kontractor ci stiamo forse finalmente avventurando in un percorso capace di provare a certificare la filiera logistica in tutti i suoi molteplici aspetti ed indubbie criticità, ma che senz’altro può avvicinare al concetto di sostenibilità sociale il nostro settore, un aspetto che la nostra associazione sta perseguendo ormai da qualche tempo. Certo, si tratta di dover considerare un aumento dei costi - ad esempio nella costruzione di un magazzino logistico - che tenga però conto di tutti gli aspetti sociali e di benessere che ne possono conseguire. Quindi, di fatto, si tratta di cambiare il punto di vista che si è seguito fino ad ora, cioè quello che vede il nostro settore semplicemente “un costo da abbattere", perché in questo caso continueremo a non andare da nessuna parte che preveda prospettive positive future, soprattutto in termini di sostenibilità nel suo complesso".


Ilaria Pasta, principale promotrice dell’operazione, per illustrare al meglio il senso del concetto di sostenibilità ha citato la definizione che ne fornisce l’Enciclopedia Treccani: “Nelle scienze ambientali ed economiche, condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri".  Ed è da questo preciso assunto che la responsabile Marketing & Comunicazione di Kontractor by Kopron ha voluto sottolineare come “siano le persone ad essere alla base di tutte le dimensioni della sostenibilità. Quelle di oggi ma soprattutto le future generazioni. Per noi il valore autentico di quello che facciamo risiede nella sua sostenibilità ed è un valore che si crea solo attraverso l’esercizio continuo e consapevole della responsabilità, come principio etico e fondamento della nostra cultura d’impresa. Il rispetto per la persona e per l’ambiente sono al centro del nostro modo di pensare e di lavorare. Nel nostro settore abbiamo dei fondamenti che ci guidano nelle scelte, punti di riferimento precisi: le certificazioni nazionali ed internazionali ci indicano il percorso da seguire, così come le normative paesaggistiche ed urbanistiche di cui dobbiamo tenere conto. Più difficile invece è misurare tutte le azioni sostenibili che ricadono nelle dimensioni social e di governance perché si tratta di elementi che dipendono molto dalle scelte aziendali. Ma se è la persona a essere alla base di tutto, lo è anche per il nostro business. Per la costruzione di un immobile ci dobbiamo, infatti, relazionare con clienti, consulenti, professionisti, enti amministrativi, fornitori, e quindi tutto si basa appunto sulla relazione con una moltitudine di persone. In pratica, anche la costruzione di un immobile è frutto di un gioco di squadra. Abbiamo definito questo modus operandi come ‘economia delle relazioni’, di fatto associabile all’SDGs 17. Quindi, tutti gli attori di una filiera di costruzione svolgono un ruolo fondamentale della stessa importanza per il giusto raggiungimento dell’obiettivo finale. Abbiamo paragonato questa economia delle relazioni ad un grande puzzle per la costruzione del quale tante mani riescono a trovare il tassello giusto per portare a termine la sua composizione: nel nostro caso specifico, la costruzione di un edificio in tutti i suoi passaggi, dandogli un’anima oltre che una struttura". In pratica, per Ilaria Pasta, “ogni volta che costruiamo un immobile lo viviamo come se fosse nostro e sappiamo che se viene costruito bene diventa esso stesso un manifesto di sostenibilità perché rappresenta al meglio il nostro biglietto da visita. Così posso affermare che Kontractor non costruisce solo immobili ma anche relazioni, e non soltanto con la business community ma anche con il territorio dove andiamo ad edificare, laddove entra in gioco la dimensione più sociale della nostra attività in termini di sostenibilità nei confronti della popolazione di riferimento favorendo al massimo, e per quanto possibile, una sintonia che porti a percepire come il nostro ‘costruire’ possa rappresentare un vantaggio per tutti. Anche per questo, dal 2021, abbiamo stretto rapporti con alcune organizzazioni del terzo settore; abbiamo iniziato durante la costruzione del magazzino Amazon di Udine per il cliente Goodman Italy e attualmente abbiamo avviato collaborazioni dello stesso tipo anche a Colleferro e Anagni, nel Lazio, dove stiamo costruendo alcuni magazzini per il cliente GLP Italia coinvolgendo associazioni locali che si occupano di disabilità. In ognuno di questi casi abbiamo verificato che non siamo stati noi a ‘dare’ qualcosa a loro, ma che piuttosto è avvenuto il contrario: da quando abbiamo intrapreso questa strada ci sentiamo più ricchi d’esperienza e di ‘sentire’ umano: un altro tassello in termini di sostenibilità e sensibilità sociale che ci rende molto orgogliosi".



Ilaria Pasta


E per dimostrare al meglio quanto sia sentito e costante questo impegno, non a caso l’incontro si è concluso con un pranzo a Cassina de’ Pecchi nei locali di PizzAut, attività (che ha recentemente ‘raddoppiato’ a Monza) interamente gestita da una squadra di 25 splendidi ragazzi autistici ormai diventati celeberrimi in tutt’Italia per la qualità e la disponibilità del servizio reso grazie alla loro diversità: un ‘pregio’ enfatizzato dallo slogan che li contraddistingue, “Tu non sei normale è il miglior complimento che mi abbiano mai fatto". Un termine, ‘complimenti’, senz’altro da estendere anche alla cultura d’impresa intrapresa da Kontractor by Kopron, un esempio concreto di volontà d’inclusione nei confronti di quei soggetti della società più bisognosi di vicinanza e attenzione, un modus operandi che dovrebbe rappresentare un modello d’eccellenza da imitare e condividere per tutti gli altri attori del settore logistico.

Tiziano Marelli


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